Chi pensa di aver già visto e sentito tutto quello che c’era da sapere su Modena capitale del beat, definizione che il 29 settembre scorso ha avuto l’imprimatur da un’autorità in materia come Renzo Arbore, sarà smentito dall’evento “La piccola Liverpool”, in programma venerdì 22 ottobre alle 21 alla chiesa di san Carlo, in via San Carlo 5.

La serata alternerà immagini, parole e musica a partire da un documentario Rai nel quale Francesco Guccini fa da guida alla scoperta del bar Grand’Italia come laboratorio di idee e culla di protagonisti della nuova scena musicale e artistica. Il filmato è solo uno dei tanti che saranno presentati a Modena, ritrovati grazie alle ricerche di Francesca Ragusa e Fabrizio Grosoli, direttore di Vi@emiliadocfest, nell’archivio di Teche Rai (qualcosa arriva anche dalla Tv tedesca) e nelle case dei modenesi.

Si proietteranno, infatti, anche immagini “private” dei Sixties sotto la Ghirlandina, tra bianco e nero e colore, sonoro e muto, canzoni e inattesi personaggi televisivi, e frammenti del quotidiano di quegli anni: una passeggiata ai giardini pubblici, un concerto, smorfie davanti a una telecamera. Tutte immagini di fresca e inconsapevole auto-rappresentazione, commentate “live” al san Carlo dalla chitarra elettrica di Amos Amaranti, che raccontano la storia di una generazione negli anni in cui, davanti al bar Grand’Italia, si ritrovavano ragazzi e ragazze accomunati dall’energia della rivoluzionaria musica che giungeva di notte sulle onde di radio Luxembourg, la prima radio “libera”.

Fra un blocco di filmati e l’altro, presentati da Carlo Savigni, due protagonisti di primo piano come Franco Ceccarelli dell’Equipe 84 e Nara Gavioli, bassista della band di sole donne “Le scimmie”, dialogheranno con due musicisti modenesi emergenti di oggi: Nicola Caleffi dei Julie’s Haircut e Cecco Signa, che ha partecipato al Festivalbar ed è stato protagonista e autore della colonna sonora del film di Davide Ferrario “Tutta colpa di Giuda”, girato nel carcere di Torino con Luciana Littizzetto.

Nei filmati, e presenti in sala, anche altri protagonisti del beat modenese, come Ambra Borelli, i Freeman, Romano VIII, i Dies Irae, i Rags, i Diavoli Neri, i Condors, Johnny e i Marines.

La serata, momento inaugurale del festival viaemili@docfest che proseguirà sabato e domenica alla Sala Truffaut di via degli Adelardi, terminerà con il concerto di Cecco Signa e i Birillos.

Immagine: le scimmie-poster