Ritrovate dopo 120 anni dieci lettere di corrispondenza privata tra il professore Naborre Campanini e l’ingegner Pagani, direttore degli scavi a Canossa, iniziati dal professor Don Gaetano Chierici e proseguiti dallo stesso Campanini.

Di tutto questo si parlerà venerdì 19 novembre 2010 alle ore 20.30 alla Sala polivalente c/o il cinema Tetaro Metropolis di Bibbiano in occasione di una conversazione tenuta dal Dott. Gabriele Fabbrici, direttore del Museo di Correggio, che illustrerà i contenuti del carteggio nel più ampio contesto del contributo di Naborre Campanini alla riscoperta e valorizzazione di Canossa quale sito storico di importanza non solo italiana ma anche internazionale.

Il fortunato ritrovamento è stato fatto dal Comm. Giuliano Grasselli che ha acquistato il materiale di provenienza da archivio privato e lo ha messo a disposizione dell’Associazione Amici di Matilde e del Castello di Bianello, la quale ha tra i suoi scopi proprio quello di valorizzare e ricercare quanto concerne la storia canossiana e matildica, grazie all’aiuto di valenti studiosi. L’Assessorato alla cultura del Comune di Bibbiano si è fatto promotore dell’iniziativa a cui collabora anche l’Associazione Bibbiano “La Culla”.

Oltre alle lettere, di cui due scritte a Bibbiano, che appare come base logistica per l’organizzazione dei lavori a Canossa, il carteggio presenta due relazioni, nelle quali in data 28 settembre 1889 lo stesso professor Campanini dà inizio al progetto degli studi preparatori per i lavori di restauro del castello. Il tredicesimo documento è la pianta del progetto relativo alla costruzione che diventerà poi sede del Museo tuttora esistente.

Dopo la famosa affermazione di Bismark in conflitto con la Curia romana nel 1872, “Nach Canossa gehen wir nicht…” e cioè “Noi non andremo a Canossa… “ e dovuta all’ancora bruciante ricordi dell’umiliazione dell’imperatore Enrico IV davanti al papa Gregorio VII e a Matilde di Canossa, iniziò il flusso dei turisti tedeschi verso Canossa, per rivivere quel momento unico della storia medievale. Ancor oggi non è strano vedere, oltre ai turisti, giovani studiosi provenienti dalla Germania o dall’Austria, salire a piedi nudi al castello e al Museo di Canossa.

Dobbiamo all’intuizione e al patrocinio dei due studiosi reggiani, prima il Chierici e poi il Campanini, la rivalutazione di questo grande patrimonio storico reggiano.

Informazioni presso la Biblioteca comunale di Bibbiano, tel. 0522.253230