Il pm della Procura felsinea, Luca Tampieri, ha chiesto l’archiviazione per il mancato incarico da parte del policlinico Sant’Orsola di Bologna al professor Ignazio Marino. Un incarico, che in base alle indagini, non sarebbe stato conferito solo per ragioni politiche. Marino, infatti, in base agli elementi raccolti, non ha intrapreso la sua collaborazione professionale con il nosocomio bolognese come ritorsione per essersi candidato alle primarie del Partito democratico nell’autunno scorso.

Competizione poi vinta dall’attuale segretario del Pd, Pierlugi Bersani. Piazza Trento e Trieste aveva aperto un fascicolo contro ignoti in cui era ipotizzato il reato di abuso d’ufficio.

Scrive il pm nella sua richiesta di archiviazione: ”L’operato dell’amministrazione è sicuramente censurabile sotto il profilo della efficacia e completezza del servizio offerto, laddove per ragioni esclusivamente politiche si è rinunciato ad avvalersi dell’apporto di un chirurgo che avrebbe potuto conferire maggior prestigio all’azienda e assicurare anche che attraverso tale collaborazione l’azienda stessa potesse offrire un servizio di elevata qualità e specializzazione”. Ma tali considerazioni, prosegue il magistrato, ”possono ricevere censura nello stesso settore nel quale sono originate, ossia quello politico-amministrativo in generale, senza però che tale condotta possa avere riflessi penalistici”.

Per il pm, infatti, ”benchè risulti chiaro che la brusca interruzione di una trattativa già arrivata a buon punto non avesse altra ragione che quella di non favorire un avversario politico della compagine evidentemente ritenuta di riferimento per l’amministrazione dell’azienda, non è ipotizzabile una condotta che abbia i connotati dell’abuso di ufficio”.

L’inchiesta era partita dopo che a Bologna erano giunti gli atti di un’indagine calabrese su altri temi.