In relazione al comunicato stampa diramato nei giorni scorsi da “un gruppo di lavoratori sia pubblici che privati, alcuni anche iscritti alla Cgil”, dal titolo “28 gennaio: primo sciopero generale fai da te”, nel quale viene espressa la proposta di aderire ad una giornata di sciopero e, in quella occasione, di recarsi a donare il sangue facendo valere, per conseguenza, il diritto all’assenza dal lavoro, la Azienda USL di Reggio Emilia e la Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia ritengono doveroso ricordare i criteri dettati dalla normativa in vigore.
La legislazione sanitaria sancisce che si possa divenire donatori di sangue previa effettuazione di precisi accertamenti: un colloquio con lo specialista, una visita generale ed un prelievo del sangue volto a verificare l’idoneità al dono.
L’idoneità verrà comunicata in data successiva, via posta ordinaria o per telefono.
La corretta applicazione della normativa è volta alla tutela della salute del donatore e del ricevente.
Coloro che si recassero per la prima volta presso un Centro Trasfusionale con l’intenzione di donare il proprio sangue verranno, in quella circostanza, sottoposti a prelievo con la sola finalità di accertare l’idoneità. In questo caso la normativa non prevede il riconoscimento del diritto di allontanamento dal posto di lavoro.
Nel caso in cui, invece, il proprio nominativo sia già presente all’interno del registro dei donatori attivi e vi sia il rispetto dell’intervallo minimo dall’ultima donazione effettuata (90 gg per gli uomini, 180 gg per le donne) sarà possibile donare il proprio sangue e fare valere il diritto ad un giorno di assenza dal lavoro.
Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti: www.donaresangue.it e www.asmn.re.it.