(Adnkronos Salute) – Notte ‘bianca’ davanti alla tv o rigirandosi nel letto senza prendere sonno? In entrambi i casi è come se aveste camminato per più di tre chilometri. A calcolarlo è uno studio scientifico che si è concentrato sulla quantificazione della spesa energetica umana durante il sonno e la veglia, portato avanti da un team dell’università del Colorado (Usa). Sulla rivista ‘Journal of Physiology’, gli esperti guidati da Kenneth Wright spiegano di aver voluto indagare meglio sulle importanti funzioni del sonno negli esseri umani.

Innanzitutto, fanno notare, “abbiamo scoperto che le persone spendono più energia quando sono sveglie nel letto, rispetto a quando sono addormentate: otto ore di veglia fanno ‘bruciare’ circa 135 calorie in più rispetto a otto ore di sonno”. Wright sottolinea poi che “la quantità di risparmio energetico durante il sonno può sembrare relativamente piccola, ma in realtà è risultata superiore a quanto ci aspettassimo”.

Lo studio, condotto su sette volontari adulti sani, ha poi dimostrato che la spesa energetica di 24 ore di insonnia è superiore del 7% a quella di una notte di sonno profondo. Al contrario, l’energia spesa diminuisce del 5% durante il giorno successivo, quando si cerca di recuperare il sonno perduto. La spiegazione è semplice: la maggior parte dell’energia viene consumata durante i naturali risvegli dal sonno che, chiaramente, si verificano meno spesso durante i periodi di insonnia, quando si rimane semplicemente, nostro malgrado, svegli per ore.