Mi auguro che i due dipendenti della Provincia finiti sotto inchiesta possano dimostrare la piena correttezza dei loro comportamenti, anche se dalle indagini condotte con grande scrupolo dai carabinieri sembra emergere un quadro indiziario piuttosto consistente. Ho piena fiducia nella magistratura, alla quale abbiamo assicurato la massima collaborazione, e attendo l’esito dell’inchiesta su una serie di episodi che – se confermati – non possono che suscitare in me ed in tutti gli amministratori, i dipendenti ed i collaboratori della Provincia profonda amarezza.

Do comunque atto al funzionario responsabile di aver agito con grande correttezza, in coerenza con il mandato ricevuto dalla Giunta che, in tutti questi anni, ha insistito ripetutamente sulla necessità di far sì che dipendenti e collaboratori fossero messi in condizione di lavorare nel miglior modo possibile, ma di lavorare seriamente.

Riceviamo, ogni tanto, segnalazioni di comportamenti scorretti e non riteniamo certo che tutto quel che si dice corrisponda al vero: posso anzi assicurare che la stragrande maggioranza dei dipendenti e collaboratori della Provincia di Reggio Emilia lavora con grande responsabilità, disponibilità, professionalità, per un numero di ore molto elevato, garantendo i risultati complessivamente buoni raggiunti dal nostro ente.

Siamo impegnati da tempo a individuare comportamenti che danneggino l’ente e tutti i cittadini, perché lasciano intendere che sia possibile ricevere uno stipendio non pienamente meritato: tutto questo nuoce alla pubblica amministrazione e, dunque, al bene comune, ed è pertanto nostro preciso dovere colpire chi non rispetta le regole. Per questo motivo è stato emesso dal dirigente competente – anche perché atto dovuto – un provvedimento disciplinare di sospensione di 15 giorni ad ognuno dei due dipendenti indagati. Attendiamo le conclusioni dell’inchiesta per adottare eventuali, ulteriori provvedimenti, augurandoci che, in futuro, non si ripetano episodi che – se confermati – risultano davvero sgradevoli, anche perché rischiano di avere gravi ripercussioni sugli stessi dipendenti e sulle loro famiglie.

Deve essere a tutti chiaro che certe leggerezze non sono ammissibili e che nessuno deve pensare che nel pubblico si possa lavorare meno o meno seriamente che nel privato. A maggior ragione in un ente nel quale, in tutti questi anni, ci si è impegnati a garantire a dipendenti e collaboratori le migliori condizioni di lavoro possibili e dove tantissimi colleghi e gli stessi amministratori pubblici dimostrano quotidianamente il proprio impegno, la propria dedizione e la propria serietà al servizio della nostra comunità.

(Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia)