Sono soprattutto prodotti di pelletteria provenienti dalla Cina i prodotti falsi che compongono la montagna di accessori e capi contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna nel 2010. In tutto si tratta di oltre 1,8 milioni di pezzi. Per il reato di contraffazione sono state segnalate all’autorita’ giudiziaria 310 persone, identificate nel corso di 341 controlli effettuati negli ultimi 12 mesi.Sotto le Due Torri i beni ‘taroccati’ scoperti dalla Gdf sono stati 307.030, cui si aggiungono 82.302 file musicali prodotti in violazione della legge sul diritto d’autore. Nella rete della finanza sono finiti anche 25 slot machine e videopoker illegali e 25 computer per le scommesse on line. A Bologna e provincia sono finite guai per questo genere di reati 125 persone.

Meno semplice interrompere il giro d’affari dell’usura, specie per la difficoltà incontrata dalle vittime a denunciare i propri strozzini. Nel 2010 sono comunque state deferite all’autorità giudiziaria 54 usurai, di cui 21 finiti in manette. Complessivamente nella lotta ad un fenomeno che esiste ma che resta spesso latente, sono stati sequestrati beni e denaro per 263 mila euro, su base regionale.