Sarà presentato martedì 15 febbraio (ore 9.15 piazza Cittadella 36) il quarto Osservatorio sull’Economia e il Lavoro in provincia di Modena messo a punto dalla Cgil in collaborazione con il proprio ente di ricerca regionale Ires/Cgil.

Un originale strumento statistico e di analisi socio-economica che offre una lettura integrata delle principali fonti statistiche e banche dati disponibili relativamente all’anno 2009 e primi trimestri 2010 (oltre a quelle sindacali, quelle di Istat, Banca d’Italia, Ministero del Lavoro, Inps, Inail, Provincia di Modena, Camera di Commercio, Eber, Movimprese, ecc…).

L’Osservatorio si conferma un utile strumento di lettura e interpretazione dei fenomeni economico-sociali della nostra provincia (condizione dei lavoratori, qualità del lavoro, mutamenti demografici, sostenibilità rispetto ai servizi e alla qualità del vivere). Uno strumento di analisi in grado di orientare l’attività di funzionari e delegati sindacali, impegnati in questi ultimi 2 anni nella gestione quotidiana delle tante crisi aziendali che hanno interessato il nostro territorio.

Dal quadro dei dati dell’Osservatorio prenderà spunto il dibattito tra esponenti modenesi di spicco. Alle ore 9.30 Alfredo Cavaliere ricercatore Ires presenterà l’Osservatorio Economia e Lavoro della Cgil.

A seguire alle ore 10 la tavola rotonda coordinata da Fiorella Prodi della segreteria Cgil a cui partecipano il segretario generale Cgil Modena Donato Pivanti, il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari, il vice sindaco del Comune di Modena Alvaro Colombo, l’assessore regionale alle Attività Produttive Giancarlo Muzzarelli e Giovani Solinas docente di economia Università di Modena e Reggio Emilia.

“La lettura dell’ampia base di dati – spiegano Fiorella Prodi e Vanni Ficcarelli della segreteria Cgil modenese – ci restituisce l’immagine di un territorio che, pur a fasi alterne, ha conosciuto fino al 2007 uno sviluppo economico piuttosto rapido, che ha assicurato significativi livelli di benessere”.

“Anche per questa ragione – proseguono i sindacalisti – la crisi attuale di decelerazione dell’attività economica a livello internazionale, nazionale e regionale ha colpito il territorio di Modena con particolare virulenza”.

Da una parte, infatti, molte imprese sono state travolte dalla crisi in un momento di elevata esposizione dovuta agli investimenti precedentemente avviati; dall’altra, alcuni settori cresciuti molto rapidamente negli anni precedenti (ed in qualche caso anche troppo), come quello delle costruzioni, sono stati tra i più colpiti dalla crisi.

Infine, i dati segnalano come siano state soprattutto le piccole imprese ad avvertire in misura maggiore le ripercussioni della crisi in atto.

I dati sulla disoccupazione e sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga, segnalano l’aggravarsi della situazione occupazionale con pesanti conseguenze di ordine sociale. Una situazione difficile che non sembra registrare inversioni di tendenza a seguito dei timidi segnali di ripresa, ad esempio sul fronte delle esportazioni.

“Si riconferma la necessità per la Cgil – concludono Prodi e Ficcarelli – di affrontare gli effetti della crisi con la difesa e il miglioramento delle condizioni di lavoratori, pensionati e cittadini in generale, attraverso l’azione contrattuale e sociale consapevoli del legame tra condizioni del lavoro, territorio, qualità e compatibilità dello sviluppo e coesione sociale”.