“Con la serata organizzata al teatro di Massa penso siano stati sciolti tutti i dubbi sulla riconversione dell’ex zuccherificio”, questo il primo commento del vice-sindaco Angelo d’Aiello che, con l’amministratore delegato di Italia Zuccheri, i tecnici della Provincia, l’assessore provinciale all’Ambiente Stefano Vaccari e il direttore di Arpa, ha partecipato all’incontro pubblico organizzato dall’associazione “Bassa Così”.

“E’ stato ufficialmente confermato che la bonifica dell’area, su cui erano stati rilevati amianto e idrocarburi, sta giungendo al termine – continua d’Aiello – e Italia Zuccheri ha annunciato che continuerà nella sperimentazione del sorgo da fibra fino al 2014, anno di avvio della centrale. Il tutto mentre si cercherà un accordo con tutte le associazioni agricole, sperando in un calo del prezzo dei cereali, ora alle stelle e motivo di qualche tentennamento da parte degli agricoltori. Ma soprattutto è stato ribadito che nell’impianto non sarà possibile bruciare rifiuti, perché il Comune non lo consentirà e perché nelle autorizzazioni rilasciate non è previsto. Alla base della riconversione ci sono un discorso e un approccio molto seri, fatti di cinque anni di lavoro, di studi e anche di ‘no’ come quello che l’amministrazione diede al primo progetto presentato. Si è parlato anche di Bondeno e del presunto pastificio che sorgerà nell’ex stabilimento saccarifero: ebbene, va detto che si tratta soltanto di un’idea, non c’è un progetto concreto e semmai dovesse partire è legato a un’operazione immobiliare su 30 ettari che a Finale non può essere concretizzata dal momento che lo zuccherificio sorge in un’area ben distante dai centri abitati”.

D’Aiello si rivolge poi a coloro che sono contrari alla riconversione: “I dubbi sono legittimi e diventa difficile far cambiare idea a chi è convinto del contrario, ma chiediamo a costoro non solo di criticare, ma di portare idee per garantire al territorio finalese un futuro economico di valore”.