Il nuovo questore di Bologna, Vincenzo Stingone, punta sulla sicurezza partecipata e sulla stretta collaborazione tra cittadini, istituzioni e stampa per sconfiggere la battaglia contro la microcriminalita’, trampolino di lancio per tenere lontana la criminalità organizzata che da tempo cerca di infiltrarsi nel tessuto socio-economico dell’Emilia Romagna. Ma soprattutto il suo obiettivo è la “lotta alla percezione dell’insicurezza che è il primo nemico da combattere”. E’ quanto ha detto lui stesso nel corso della conferenza stampa di presentazione questa mattina in Questura.

Originario di Sirignano, in Irpinia, ma “cultore della napoletanita’”, Stingone non è nuovo in regione. Ha infatti già lavorato a Modena e a Parma prima dell’esperienza di Verona da dove è giunto sotto le Due Torri.

“Sulla sicurezza – ha detto – non ci sono ricette magiche. Noi puntiamo su professionalità e entusiasmo, sulla sinergia tra istituzioni e cittadini e sul gioco di squadra”. Il nuovo questore conta molto sui cittadini “che sono la prima sentinella sul territorio” e che intende ascoltare. Poi ha ribadito che “Bologna è un sogno che si realizza. La città di cui sentivo tanto parlare quando ero all’Università a Napoli. La città salotto, di spessore culturale, di fermento. Per questo sono onorato e spero di fare del mio meglio con passione e entusiasmo che non manca”. Infine ha concluso la sua presentazione con un ringraziamento ai suoi uomini perchè “se sono qui è merito del loro lavoro” e con l’augurio di “meritarci il consenso della città e dei cittadini lavorando bene”.