Sono stati presentati oggi al Teatro San Prospero di Reggio Emilia gli otto progetti di cooperativa ideati dagli studenti che partecipano a Bellacoopia, l’iniziativa di Legacoop Reggio Emilia nata per promuovere la forma di impresa cooperativa nelle scuole secondarie di secondo grado reggiane. Tutte interessanti le idee progettuali, che rappresentano anche uno specchio degli interessi dei giovani.

La 3ª C dell’Istituo Zanelli di Reggio Emilia ha presentato il progetto di una cooperativa che promuove i prodotti agroalimentari tipici italiani nei punti vendita tradizionali e nella grande distribuzione. La 3ª G del Chierici intende realizzare una cooperativa per progettare nuove soluzioni al problema delle barriere architettoniche. Il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti è l’idea progettuale della 4ª D del Russel di Guastalla. La 4ª E dell’Itis Nobili di Reggio Emilia vuole realizzare una cooperativa per il noleggio e la vendita di impianti di illuminazione e di strumenti di diffusione sonora per spettacoli teatrali. Il progetto della 3ª F dell’Istituto Liceale Matilde di Canossa riguarda una cooperativa sociale di contrasto alla dispersione scolastica. Il recupero di un borgo sull’Appennino per attività di turismo sostenibile legato al territorio è l’idea della 3ª A del Cattaneo (Igea) di Castelnovo ne’ Monti. La realizzazione di una rete di vendita di prodotti agricoli a “km 0” è l’obiettivo della cooperativa progettata dalla 4ª dello Scaruffi-Levi-Tricolore. La 4ª della Filippo Re ha invece ideato una cooperativa che si dedicherà all’animazione turistica.

All’iniziativa è intervenuta anche la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, che ha sottolineato il forte impegno di Legacoop e di numerose cooperative associate per sostenere un progetto che ha riscosso sempre grande attenzione ed entusiasmo, e che testimonia l’interesse della cooperazione verso i giovani. Al Teatro San Prospero, oltre agli oltre 160 studenti, erano presenti i loro insegnanti e i tutor di Legacoop che affiancano le classi nella progettazione delle cooperative.

Prima della presentazione dei progetti è andato in scena lo spettacolo di Tiziana Di Masi “Mafie in pentola – Libera Terra, il sapore di una sfida”, dedicato all’impegno dei giovani che in Sicilia, Campania e Calabria e Puglia hanno dato vita a numerose cooperative per coltivare i terreni confiscati alla mafia. Lo spettacolo, di grande impatto emotivo, è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera dove, sui terreni un tempo gestiti e posseduti dai mafiosi, “è sorta una ‘bella economia’ – come ha scritto Andrea Guolo, autore dei testi – i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. Uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi: basta concederle la possibilità. Testimonianze, odori, sapori e impegno sociale, per un intreccio gustoso ed esilarante che va a riempire coscienze e stomaci. Il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale”. “Non è facile – spiega Tiziana Di Masi – avere tante cose importanti da dire, e farlo ‘a tarallucci e vino’. È una sfida seria, che però rientra in una precisa volontà: la lotta alle mafie inizia dalle piccole cose, dalla quotidianità. Comprare per scelta, non per noia o per moda, acquistando qualcosa che è buono e giusto, significa compiere un grande passo avanti. Il teatro è azione di coscienze che possono comprendere e mobilitarsi. L’intreccio fra testo e azione è legato a questa necessità: informare, incuriosire, risvegliare stomaci e coscienze. Così il cibo e le parole diventano tutt’uno, sono quei prodotti che gli ospiti degusteranno durante lo spettacolo e che costituiscono il risultato più tangibile di quella lotta, sono testimoni di libertà”.