Importante novità editoriale sui temi emergenti l’educazione multiculturale a cura di Laura Cerrocchi e Annamaria Contini, docenti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. “Culture migranti. Luoghi fisici e mentali d’incontro” ricostruisce, con assoluta novità, interessanti spaccati internazionali. Il volume sarà presentato Giovedì 10 Marzo 2011 a Reggio Emilia. Discuteranno con le curatrici il prof. Giorgio Zanetti, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, ed il prof. Franco Frabboni dell’Università di Bologna, una delle voci più autorevoli in campo pedagogico.

L’ultima novità editoriale della Casa editrice Erickson su un tema cruciale per chiunque si occupi di educazione, è curato da due docenti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: Laura Cerrocchi e Annamaria Contini.

Si tratta di Culture migranti. Luoghi fisici e mentali d’incontro – volume che affronta, in chiave interdisciplinare, i grandi temi delle differenze, delle identità e delle appartenenze culturali di singoli soggetti e gruppi, sottolineando come le culture siano fenomeni plurali in continuo movimento, attraversati da tensioni, relazioni e scambi reciproci.

La Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia offrirà un’importante occasione di confronto su questi argomenti, Giovedì 10 Marzo 2011, alle ore 15.30, presso l’Aula Magna “P. Manodori” – complesso universitario Zucchi – Viale Allegri, 9 Reggio Emilia. Discuteranno con le curatrici il prof. Giorgio Zanetti, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, ed il prof. Franco Frabboni dell’Università di Bologna.

Il testo raccoglie i contributi di numerosi studiosi, docenti, tutor e collaboratori del mondo accademico, della scuola e dei servizi educativi extrascolastici del territorio che propongono un’analisi della multiculturalità nella prospettiva di un’educazione interculturale. A livello di analisi ed interventi sul campo, testimoni privilegiati hanno potuto ricostruire spaccati significativi relativi a processi e pratiche d’inculturazione in Romania, Cina, Giappone, India ed Etiopia.

“Siamo particolarmente orgogliosi – dichiara il prof. Giorgio Zanetti – Preside della Facoltà di Scienze della Formazione – della pubblicazione di questo volume, curato da due nostre docenti, a cui hanno contribuito, a vario titolo, altri docenti e collaboratori della Facoltà. In uno spirito di fruttuosa integrazione tra teoria e prassi, i diversi contributi interrogano esperienze significative compiute nel territorio di Modena e Reggio Emilia, ribadendo il rapporto fecondo instauratosi tra la Facoltà e le città in cui essa opera. D’altro canto, il volume affronta un tema di assoluta emergenza per coloro che si occupano di educazione, non solo in Italia, come comprovano gli studi dedicati ad alcune realtà internazionali decisamente ancora poco note”.

In Culture migranti emerge che, se la migrazione è una lacerazione di tempi, spazi e relazioni, le teorie e le prassi dell’acculturazione necessitano della conoscenza dei processi e delle pratiche d’inculturazione, in una ricorsività tra luoghi fisici e mentali d’incontro sostenuta da approcci e strategie d’integrazione. Dalla dialettica fra razionalità e flessibilità muove il progetto di una pacifica convivenza democratica, segnata da giustizia sociale e libertà individuale.

La pubblicazione si rivolge a pedagogisti, insegnanti, formatori, educatori sociali, educatori professionali, operatori dei servizi socio-educativi, animatori culturali, psicologi, sociologi, assistenti sociali, mediatori culturali, esperti di comunicazione, volontari e a tutti coloro che si occupano di educazione; ma non è solo per addetti ai lavori, si offre infatti ad un pubblico più vasto, interessato alle problematiche della cultura e dell’intercultura.

Culture Migranti . Luoghi fisici e mentali d’incontro Laura Cerrocchi e Annamaria Contini (a cura di) Erickson ed., 2011.

La diversità culturale solleva ostilità e timori soprattutto tra coloro che ritengono la convivenza, in uno stesso territorio, di individui con lingue, religioni e visioni del mondo differenti eroda il senso di appartenenza a una certa comunità, minacciando la coesione sociale e generando inevitabilmente conflitti. Recentemente anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il premier inglese David Cameron hanno sottolineato i limiti del multiculturalismo, cioè dell’idea che diverse comunità culturali, etniche o religiose possano convivere all’interno di una stessa nazione conservando le loro tradizioni, i loro valori e le loro identità. Del resto, anche il modello opposto, dell’assimilazionismo, secondo cui occorre ridurre il più possibile le differenze tra le culture, integrando gli immigrati alle credenze e ai valori della cultura ospitante, non ha dato i risultati sperati, si pensi al caso della Francia. Il volume Culture migranti sceglie e tenta di percorrere una terza via alternativa.

Il libro si divide in quattro parti:

La prima parte, Tra inculturazione e acculturazione, muovendo da differenti vertici disciplinari (con particolare riferimento alla pedagogia, alla filosofia e alla psicologia), affronta alcuni fondamentali nodi concettuali (il rapporto identità-alterità e libertà – uguaglianza – fraternità, le nozioni di differenza e di multiappartenenza ecc.).

La seconda parte, Luoghi di acculturazione: indagini esplorative ed esperienze sul campo, riferisce e analizza alcune rassegne di ricerca internazionale e nazionale, nonché esplorazioni su processi e pratiche di acculturazione (con particolare riferimento all’istruzione e all’educazione, dunque all’alfabetizzazione e alla socializzazione rivolte alla prima e seconda infanzia, all’adolescenza e agli adulti). Le esplorazioni hanno avuto quale campo dell’indagine contesti fisici, sociali e culturali (scolastici ed extrascolastici, con funzioni di prevenzione, educazione e recupero) delle province di Modena e Reggio Emilia, che concorrono alla formazione delle differenti stagioni della vita.

La terza parte, Culture dell’educazione: indagini esplorative ed esperienze sul campo, riconosce l’intero ciclo di vita dell’uomo e della donna dipanarsi all’interno del gruppo e dei gruppi, inducendo a considerare la cultura come un’entità dinamica e l’identità come riconnessa a una multiappartenenza. Muovendo da tale consapevolezza, a livello di analisi e/o intervento sul campo, testimoni privilegiati hanno potuto ricostruire tratti e/o spaccati significativi relativi a processi e/o pratiche d’inculturazione in Romania, Cina, Giappone, India ed Etiopia.

La quarta parte, Approcci e strategie d’integrazione, vuole esemplificare la progettazione e la messa a punto di percorsi educativi e didattici (nello specifico: vocabolario multilingue multimediale, laboratorio di didattica dell’arte, gioco e teatro dell’oppresso) volti a favorire processi d’incontro tra culture e processi d’integrazione tra soggetti.

Al volume hanno contribuito numerosi autori:

M.G. Bartolini Bussi, R. Bernardoni, R. Casadei, G. Casasanta, L. Cerrocchi, A. Contini, V. Corsini, M. Cuillerai, A. D’Anna, A. Di Rienzo, E. Dondi, A. Gariboldi, V. Giribaldi, M. Grassi, R. Grossi, G. Imovilli, R. Lana, F. Magnani, M. Maiocco, G. Malpeli, E. Marzani, E. Messori, R. Munarini, R. Pedroni, A. Pintus, A. Pugnaghi, A. Ramploud, A. Zanchettin

Laura Cerrocchi. E’ Professore associato di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Annamaria Contini. E’ Ricercatrice di Estetica filosofica presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.