La Digos di Bologna ha già effettuato numerose perquisizioni dopo l’attentato incendiario di questa notte ai danni degli ufficiali commerciali dell’Eni di via San Donato, alla periferia del capoluogo. Le perquisizioni, avvenute nel corso della notte e in mattinata, sono state effettuate in ambienti anarchici bolognesi che hanno portato al sequestro di materiale ritenuto interessante a fini investigativi.

Stanotte verso l’1 sono stati fatti esplodere tre ordigni artigianali composti da una tanica di plastica di 5 litri contenente liquido infiammabile, due grossi petardi e cerini con attaccata una miccia per innesco. Un quarto ordigno è invece rimasto integro ed è stato sequestrato dalla polizia.

Infine sono stati dati alle fiamme due grossi quadri elettrici posti alle spalle della palazzina in cui si trovano gli uffici della Eni. Molti elementi dell’attentato di questa notte sono in comune con quelli relativi all’attentato incendiario di sabato notte ai danni dell’Ibm di via Martin Luter King e rivendicato con la sigla Elf.