Una delegazione del Pd ha incontrato oggi il Presidente del Tribunale Eleonora De Marco e il Procuratore della Repubblica di Modena Vito Zincani. Il sen. Giuliano Barbolini, l’on. Manuela Ghizzoni e l’on. Giulio Santagata, accompagnati dal segretario provinciale del Pd Davide Baruffi, hanno consegnato al presidente De Marco e al Procuratore Zincani il testo di una lettera aperta nella quale i parlamentari modenesi riaffermano il loro impegno “a favore di una riforma vera della giustizia che risponda alle esigenze dei cittadini e non di un solo uomo”.

L’iniziativa fa seguito all’interrogazione, presentata dai deputati modenesi del Pd al ministro della Giustizia Alfano, sulla preoccupante situazione del Tribunale di Modena. Le carenze più gravi – sottolineano i parlamentari – riguardano il personale amministrativo: rispetto al previsto organico di 119 unità nel 2005, si è passati a 112 nel 2007, con un’ulteriore riduzione fino a 105 unità nel 2010. Attualmente sono presenti solo 81 unità, con una riduzione, rispetto all’organico, del 23 per cento.

Tuttavia – sottolineano i parlamentari del Pd – alla progressiva carenza di personale corrisponde un costante aumento del carico di lavoro, come dimostrano i dati nel biennio 2009 e 2010. Le cause al Tribunale del Lavoro sono state rispettivamente 598 e 817 (con un incremento di quelle esaurite: da 794 a 815); le esecuzioni mobiliari presentate sommano a 2760 e 2969 (con incremento, anche in questo caso, di quelle esaurite: da 2766 a 2869); analoga sorte per quelle immobiliari che sono passate da 547 a 812 (stabile il numero di quelle esaurite), mentre le procedure di fallimento sono state 169 e 180 (quelle esaurite 192 e 215). Le nuove cause penali sono state 3030 nel 2009 e 3587 nel 2010 (con un rallentamento nello smaltimento, che passa da 3379 a 2943, per i motivi precedentemente espressi), mentre quelle in carico al GIP sono state, rispettivamente, 9480 e 12605 (in questo caso si assiste ad una forte accelerazione dell’esaurimento dei procedimenti: 13676 nel 2010 contro i 5723 del 2009).

Nonostante queste difficoltà – osservano i firmatari dell’interrogazione – i magistrati e il personale amministrativo hanno tentato in ogni modo di sopperire alle gravi carenze di risorse. Grazie al contributo delle Istituzioni territoriali e del sistema bancario locale hanno anche favorito l’introduzione di strumenti informatici per la gestione digitalizzata dei fascicoli penali in fase di indagini preliminari e per la creazione di un archivio digitale della Procura. Dispiace invece rilevare l’assenza dell’amministrazione centrale”.