L’ultimo balzello risale al 7 aprile scorso, con l’incremento dell’accisa sul carburante per sostenere la cultura. Il prossimo? C’è chi scommette sui giorni che anticipano gli spostamenti pasquali, prospettando un nuovo aggravio sulle tasche degli italiani, modenesi compresi. Abbassare il prezzo della benzina però si può. “Abbattendo la tassazione che grava sul costo finale dei carburanti – fa sapere FAIB-Confesercenti Modena, il sindacato dei gestori degli impianti di erogazione – Per questo ci siamo fatti promotori unitamente a Fegica-Cisl dell’iniziativa “Mettici la firma – LIBERA LA BENZINA! L’obiettivo è quello di raccogliere 500 mila firme su tutto il territorio nazionale a sostegno di un Decreto Legge che vuole riportare nelle mani della Categoria e dei cittadini la dinamica dei prezzi e degli sconti. Invitiamo pertanto tutti i modenesi a firmare, automobilisti e non”. L’iniziativa, promossa in tutta Italia, ha già raccolto il plauso delle principali associazioni dei consumatori, a testimonianza di un impegno che non è volto solo a difendere gli interessi della categoria.

I cittadini che desiderano aderire all’iniziativa potranno recarsi presso tutti i distributori di carburante, oppure presso tutte le sedi di Confesercenti, entro il 31 maggio prossimo. I cardini della proposta sono diversi e tutti fondamentali a partire da: l’istituzione di un Acquirente Unico in grado di reperire i prodotti autotrazione sul mercato nazionale e internazionale e metterli a disposizione dei gestori a condizioni competitive; la separazione della rete come ad esempio già avviene nel settore dell’energia elettrica capace di infrangere gli interessi di filiera e distinguere tra la parte industriale e quella distributiva; il superamento del vincolo di esclusiva e la comunicazione del prezzo in centesimi di euro per facilitare i consumatori.

“Qualcuno l’ha definita ambiziosa – spiega Franco Giberti presidente di FAIB-Confesercenti Modena – ma è in realtà l’unica riforma possibile volta a garantire un futuro alla categoria e ad alleviare i costi del carburante per gli automobilisti. A differenza e in netto contrasto invece – tiene a precisare Giberti – della proposta ‘Saglia’ preannunciata dal Governo, che ha trovato subito sostegno presso le compagnie petrolifere, i retisti privati, no-logo e Grande distribuzione. Un progetto che se approvato ridurrebbe in pochi mesi i gestori al ruolo di semplici guardiani di self service, con sconto, e totalmente proni al servizio di un’industria petrolifera che ha già deciso di fare a meno di loro”.

“Di fronte quindi ad una situazione non più tollerabile, in cui i primi a farne le spese sono automobilisti e benzinai e destinata solo a peggiorare – aggiunge Giberti – come FAIB-Confesercenti insieme a Fegica-Cisl abbiamo deciso di formulare la nostra proposta: in difesa dei diritti dei gestori, ma anche a favore di quei milioni di cittadini che ogni giorno si riforniscono presso i loro impianti. L’approvazione di questa legge significa in termini economici una riduzione del prezzo dei carburanti, mediamente di 6 centesimi di euro al litro – e cioè il doppio della differenza che divide l’Italia dall’Europa – che equivale ad un risparmio di circa 415 euro all’anno medi per famiglia. Per questo invitiamo a firmare più persone possibili, in modo che una volta consegnate le firme l’iter parlamentare non sia rallentato”.