Il Ministro Maroni ancora non aveva varcato i confini della città che già il PD lo stava insultando, nonostante la firma del patto per la sicurezza, e la promessa di una legge quadro per questo genere di accordi. Non credo fosse quello in contesto per parlare di organici, e persino il Sindaco Pighi ha dovuto riprendere il suo partito e il suo gruppo per quella che è stata una caduta di stile istituzionale.

Ecco di nuovo lo scollamento fra la Giunta, il gruppo consigliare e il partito. Ed è questo il retroterra su cui si muove la Giunta di Modena, di fatto in solitudine. Un attacco così forte al ministro credo dovesse essere concordato col Sindaco, che probabilmente lo avrebbe fermato: non si insulta un ministro che ha appena firmato un accordo richiesto dagli enti locali stessi che lo ospitano. Ma evidentemente queste cortesie non sono all’ordine del giorno. Non oso pensare cosa accada sulle decisioni importanti

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)