Nell’ambito dell’unità anticrisi, coordinata dalla Provincia di Reggio Emilia, si è costituito il gruppo di lavoro per la preparazione della Conferenza economica provinciale, che si svolgerà dopo l’estate. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima riunione nel corso della quale si sono analizzati i numerosi interventi programmati ed attuati sin qui.
Faranno parte del gruppo ristretto rappresentanti del mondo sindacale, del mondo delle imprese, rappresentanti dei comuni del territorio, della Camera di Commercio, della Fondazione Manodori e della Provincia.
L’obiettivo è quello di dare vita a un momento dinamico e partecipato di analisi e di progettazione, da cui escano obiettivi condivisi e programmi attraverso i quali rilanciare l’economia. Potranno essere organizzati workshop specifici e momenti di laboratorio con tutti gli attori coinvolti, ad esempio anche i lavoratori.
La presidente Sonia Masini, nel corso dell’intervento di apertura, ha posto l’attenzione su alcuni dati significativi: “L’Osservatorio istituito presso la Camera di Commercio è in funzione e sta fornendo dati interessanti a cui collaboriamo come Provincia, presentati anche recentemente. Il sentore è comunque che la crisi, pur diversa rispetto al 2009, non sia ancora conclusa anzi, si fara’ sentire per diverso tempo. Per questa ragione il nostro intervento deve proseguire con una certa energia”. A questo dato la presidente ha aggiunto quello relativo al forte calo delle risorse a disposizione per la formazione professionale, che comporta la necessità di riformare il sistema formativo reggiano con un’azione di responsabilità che veda l’accorparsi di alcuni enti per risparmiare sui costi di gestione rendendo piu’ efficaci gli interventi.
“A Reggio Emilia, grazie a un apporto significativo di finanziamenti (240.000 € dalla Regione) – ha proseguito la Presidente – e in seguito alla specializzazione delle province prevista da programmi nazionali e regionali, si sta delineando la possibilita’ di dare vita ad esperienze avanzate sull’istruzione, formazione e ricerca come quello del polo tecnologico. Anche per queste ragioni ritengo che il tema della formazione debba entrare nella preparazione della conferenza economica”.
Sul tavolo del confronto anche il progetto RE UP, che ha visto gli 8 partecipanti frequentare un corso di formazione, ed essere seguiti e monitorati perchè l’idea imprenditoriale abbia effettivamente successo.
“Inoltre come Provincia abbiamo previsto anche un supporto ai Comuni: c’è un fondo di 700.000 € che può essere aumentato e utilizzato per sostenere i comuni nel fornire aiuto ai cittadini che hanno difficoltà nell’accesso ai servizi per la prima infanzia. Possiamo costituire su questo un gruppo di lavoro composto da 5 / 6 persone, coordinate dall’assessore Ilenia Malavasi, per discutere come gestire questo fondo che nel corso dell’anno potra’ essere erogato ai Comuni”.
Temi che entrano a pieno titolo tra quelli che saranno affrontati nel corso della conferenza anche il contrasto alle mafie e il progetto di marketing territoriale della Provincia. “Sul problema della legalità – ha spiegato la Presidente – abbiamo istituito un coordinamento degli enti locali. Le informazioni di cui ora disponiamo sono più dettagliate rispetto a quelle ricevute in passato. Per la prima volta un’azienda reggiana è direttamente coinvolta nelle indagini. Questo certifica la presenza di ‘ndrine sul territorio e, soprattutto, i loro potenziali contatti con le aziende locali. L’osservatorio OPAL RE è uno strumento importante nella lotta alle infiltrazioni, ma di difficilissima implementazione; da giugno comunque riteniamo che possa essere operativo, dopo più di 3 anni di intenso lavoro tecnico e di coordinamento dei diversi soggetti. Si può pensare di organizzare un incontro apposito su questo tema, anche perché emerge che la normativa nazionale non aiuta gli enti a gestire al meglio le situazioni.
La nostra attività di marketing territoriale si propone poi di attrarre non solo persone ma anche capitali. La prima seduta pubblica ha visto la presenza di circa 500 persone; ora abbiamo selezionato gruppi ristretti con cui stiamo lavorando. Entro la metà di giugno usciremo con il risultato di questo lavoro”.
Matteo Alberini della Cgil ha rilevato che gli ultimi dati sugli ammortizzatori ci descrivono una situazione di calo nell’utilizzo, ma che resta il tema dei 23mila cittadini espulsi o mai entrati nel mondo del lavoro, che non sembrano in fase di rientro: “La domanda di aiuto a tutti i soggetti cresce fortemente: sta aumentando la diseguaglianza sociale. Per questo chiediamo di riattivare i lavori del tavolo per provare a ragionare di questi temi. È necessario un tentativo di coordinare le politiche degli enti locali in termini di risposta alle esigenze, almeno a livello di unione comunale o di distretto socio – sanitario. C’è bisogno di ragionare su come estendere a tutta la provincia interventi sperimentati in alcuni comuni per aiutare i cittadini in difficoltà”.
Giuseppe Manari di Assindustria ha auspicato che la Conferenza economica possa sviluppare focus su argomenti specifici selezionando le priorita’: “Noi stiamo facendo un lavoro di definizione di argomenti che riteniamo molto importanti e che saranno analizzati con il supporto di esperti e aziende. Questo lavoro potrà essere messo a disposizione del gruppo di lavoro per la conferenza”.
Il sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti ha invece rilevato l’importanza di identificare 3-4 progetti del territorio da portare avanti, dando in concreto sollievo e aiuto ai cittadini, alla luce anche del fatto che il Governo contro la crisi non ha fatto nulla.
Secondo Margherita Salvioli della Cisl “tutto il lavoro che andremo a fare in preparazione alla conferenza dovrà tenere strettamente collegato il benessere sociale con il benessere che può dare uno sviluppo economico. “L’esperienza della crisi ci dimostra che può esserci benessere economico solo se c’è un benessere sociale -a aggiunto – Il tema del welfare è connesso non solo al benessere delle persone, ma anche allo sviluppo economico e all’occasione per creare lavoro che questo settore ci offre. Dobbiamo allargare il tavolo ad altri mondi: scuola, educazione e istruzione, sistema bancario.
Giorgio Davoli della Cia ha chiesto di prevedere anche un focus specifico sul comparto agricolo.
L’assessore alla formazione Ilenia Malavasi ha poi ripreso il tema dei finanziamenti: “Le risorse FSE sulla formazione, deliberate in Regione per Reggio Emilia, ammontano a 8,8 milioni di € per il triennio 2011 – 2013. Praticamente la metà rispetto al periodo precedente. Anche su questo tema c’è bisogno di approfondimento e lavoro per vedere come possiamo spendere al meglio le risorse per riqualificare persone che sono nella morsa della crisi”.
Simona Caselli, presidente di Lega Cooperative, ha sostenuto l’importanza della conferenza intesa come laboratorio: “Si nota anche nelle cooperative un forte aumento di richieste di aiuto da parte dei soci. Dobbiamo anche chiederci quale qualità imprenditoriale vogliamo mantenere sul territorio: serve poi una risposta univoca e secca sulla questione “legalità”. In questo abbiamo anche un altro elemento di preoccupazione: le cooperazione tipo B (inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati) sono ormai chiamate a fare appalti come se fossero imprese grandi. Non sono strutturate per questo e soprattutto rischiano di perdere lavori, generando un costo sulla società per le persone che restano inoccupate”.