“L’Unità d’Italia è un bene straordinariamente prezioso per i sacrifici delle persone che ci hanno preceduto e per il futuro delle generazioni che verranno, pertanto va difesa con strenua decisione” spiega Mario Folloni Bolognesi, curatore insieme a Roberto dall’Oglio e Stefania Goffredi, della mostra “Anelici patriottici e contributi della nostra terra all’Unità d’Italia” che sarà inaugurata sabato 21 maggio, alle ore 16.30 (visite guidate dalle 17.15), all’interno della splendida Corte di San Bernardino a Campagnola Emilia.

Organizzata dai Comuni di Campagnola Emilia, Fabbrico, Novellara e dall’Associazione culturale San Bernardino da Siena – con il sostegno e il patrocinio di Provincia di Reggio Emilia, Lions Club “Fabbrico Rocca Falcona” e Associazione dimore storiche italiane – la mostra sarà presentata dal dr. Giovanni Scaglione, presidente emerito del Tribunale di Mantova, e rivela in una successione cronologica ricca di particolari gli avvenimenti accaduti nei territori dei Comuni di Campagnola, Fabbrico e Novellara nel periodo storico intercorso tra il 1820 e il 1870, dalla preparazione dei moti rivoluzionari a Roma capitale.

L’insofferenza al regime estense e l’adesione agli ideali patriottici si manifestò infatti anche nelle popolazioni di questo territorio che diede vita a movimenti che contribuirono alla liberazione dalle potenze straniere e sancirono, 150 anni fa, la proclamazione dell’Unità d’Italia.

La mostra ripercorre la situazione del territorio nel ducato di Modena e Reggio per poi affrontare il periodo dei moti rivoluzionari e le guerre di indipendenza attraverso una serie di ritratti, provenienti da collezioni private, dei principali protagonisti – da Vittorio Emanuele II a Cavour a Garibaldi – fino agli interpreti locali di quel periodo storico – Giulio Cesare Guidotti, Antonio Folloni, Antonio Taschini, Luigi Rossi, Pietro Storchi, Luigi Carbonieri, Scipione Bernard e tanti altri – che insieme hanno contribuito alla creazione della nostra nazione.

In esposizione, oltre a ritratti e dipinti d’epoca, abiti, costumi, monete, armi e suppellettili che testimoniano i modi e gli stili di vita di un’epoca straordinaria in cui la diplomazia è ricorsa anche a figure enigmatiche e affascinanti come la Contessa di Castiglione, protagonista di intriganti intrecci di politica e costume.

Il programma della mostra è arricchito da un calendario di conferenze storiche, nelle giornate di sabato 28 maggio (ore 16.30; 17.15) e domenica 5 giugno (ore 16.30; 17.15; 18.30), volte ad approfondire la conoscenza degli avvenimenti e degli uomini protagonisti di quel periodo nel nostro territorio.

La mostra resterà aperta fino a domenica 5 giugno nei seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18; sabato e domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.