“Formale e burocratica”. Così giudica l’on. Ivano Miglioli la risposta del governo alla sua interrogazione sugli appalti per i lavori in Accademia e all’8° campale.
“E’ evidente – spiega il parlamentare del Pd – che non c’è alcuna intenzione, da parte del Ministero della difesa, di assumere misure analoghe a quelle contenute nel protocollo anticrimine sottoscritto dalle istituzioni locali in provincia di Modena; né tantomeno di modificare le procedure alle gare di appalto attualmente aggiudicate attraverso il criterio del massimo ribasso”.
Nell’aprile scorso l’on. Miglioli aveva presentato un’interrogazione al ministro della Difesa La Russa sugli appalti assegnati per i lavori di sistemazione dell’Accademia militare e di bonifica dell’8° Campale. Avevano vinto l’appalto due imprese con un capitale sociale di 4 mila e 20 mila euro. Nel caso dell’8° campale l’impresa vincitrice della gara aveva offerto un ribasso d’asta del 53,7%. Di fronte a tali anomalie il parlamentare del Pd aveva chiesto al ministro della Difesa di adottare criteri di selezione più severi, analoghi a quelli contenuti nel protocollo anticrimine sugli appalti, sottoscritto dalle istituzioni locali modenesi.
“Una richiesta giustificata – spiega il parlamentare – dall’allarme per le sempre più penetranti infiltrazioni mafiose nel territorio delle provincie di Modena e Bologna, come testimonia il maxi-blitz dei carabinieri condotto nelle ultime ore contro la ‘ndrangheta nel nord Italia. Ma evidentemente nemmeno questo – conclude Miglioli – scuote il governo dal suo immobilismo”.