Sta per concludersi, con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, la seconda edizione di Fare Fisica, il college estivo per studenti delle classi quarte superiori, ideato dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Centro di Ricerca CNR-NANO S3, nato per avvicinare i ragazzi all’ambiente universitario e al mondo delle ricerche in Fisica della Materia.

E’ iniziata lunedì 6 si concluderà sabato 11 giugno, la summer school, realizzata nell’ambito del progetto lauree scientifiche del Ministero dell’Istruzione, che quest’anno ha coinvolto 41 fra ragazze e ragazzi (le ragazze sono un terzo) provenienti dalle scuole superiori, in particolar modo licei scientifici e tecnici ad indirizzo tecnologico, di sette province, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Parma, Mantova,Verona ed Imola, selezionati sulla base di un test motivazionale fra le ben 160 richieste pervenute in questi mesi.

Un programma molto intenso quello ideato per gli studenti, coinvolti in prima persona nelle attività come dei veri ricercatori di fisica della materia.

“I nostri partecipanti – ha aggiunto il prof. Guido Goldoni – hanno assistito a seminari, potuto effettuare simulazioni al computer, analisi spettroscopiche di superfici e interfacce, misurare le proprietà meccaniche, elettriche e termiche di materiali innovativi e soprattutto hanno avuto l’eccezionale opportunità di usare sofisticate attrezzature scientifiche, come microscopi elettronici e a scansione di sonda ed altre apparecchiature in dotazione. Addirittura circa un quarto dei ragazzi ha avuto la possibilità di prolungare l’effetto campus, alloggiando in città durante tutta la settimana”

Nella giornata conclusiva sabato 11, dopo la full immersion nei laboratori e negli spazi universitari, gli studenti ascolteranno l’esperienza professionale di tre laureati in fisica, oggi riconosciuti professionisti nel mondo della ricerca pubblica e privata e nell’editoria, cui seguirà un seminario tenuto dal prof. Stefano Ossicini dedicato a “Buoni e cattivi comportamenti nella scienza”.