I risultati del referendum sono l’inizio di un periodo nuovo, dove i cittadini si riappropriano dei loro diritti, esclamando a chiare lettere la propria opinione su questioni vitali come l’acqua, l’energia, la giustizia. E’ chiaro oramai che ci troviamo di fronte ad un paese a due facce: la prima é quella del governo, oramai esausto, che per difendere le proprie leggi, ad personam, invita i cittadini al disimpegno; dall’altra però c’è l’Italia dei comitati, dell’informazione che non segue più i canali tradizionali ma che utilizza la rete ed i social network, dei cittadini, giovani e meno giovani, che prendono in mano la propria capacità critica, per indirizzare le politiche di un esecutivo sempre meno lucido, verso un futuro più razionale e vicino alle proprie esigenze.

Esaminando con attenzione i quesiti referendari, comprendiamo come gli Italiani in fondo non hanno perso la voglia di politica, intesa come quell’insieme di decisioni e criteri che governano la nostra vita quotidiana, e se stimolati a partecipare attivamente rispondono con rinnovato entusiasmo.

Decisioni a diversi livelli, dicevamo: dal tema più vicino al quotidiano, come quello dell’acqua pubblica, si passa ad un livello superiore di gestione economico-ambientale, vedi la decisione di non avvallare il progetto del Nucleare, fino alla questione morale, con lo stop al salvacondotto per il premier rappresentato dal legittimo impedimento.

Una totale bocciatura ad alcune delle proposte di legge più caratterizzanti del governo.

La fine di un periodo buio per l’Italia, ed il ritorno alla politica fatta dalle persone e non dalle agenzie pubblicitarie.

Un ultimo pensiero lo rivolgiamo a tutti gli attivisti che hanno contribuito a raggiungere questo grande risultato. Questa è stata una loro piccola grande vittoria. UNA GRANDE VITTORIA POPOLARE.

(Sonia Pistoni, PD Sassuolo)