Questa mattina sette bambini saharawi tra gli 8 e gli 11 anni sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio della Provincia di Bologna, Stefano Caliandro. Grazie all’Associazione di solidarietà con il popolo saharawi “El Ouali” e al contributo di alcuni Comuni del nostro territorio e della struttura sanitaria della Regione Emilia Romagna, da alcuni anni un gruppo di bambini può trascorrere un periodo di vacanza nella nostra regione.

Questi piccoli ambasciatori di pace provengono dal campo profughi di Smara, nel deserto algerino, dove il loro popolo vive da più di 35 anni in attesa di un referendum istituzionale per scegliere tra l’indipendenza e l’annessione al Marocco.

Dal 2001 la Provincia di Bologna si esprime a favore di azioni in loro sostegno: un Consigliere ha partecipato ad una visita alle tendopoli di Tindouf in occasione della festa nazionale della Repubblica araba; è stato siglato un patto di gemellaggio con la Provincia di Smara, avviando un progetto di sostegno alimentare per i piccoli profughi e, nel 2005, il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di sostegno alla popolazione saharawi per il suo diritto all’autodeterminazione.

Oggi, dopo averli ringraziati per la cortese visita e dopo un breve tour nelle sale nobili di Palazzo Malvezzi, il Presidente del Consiglio Stefano Caliandro ha spiegato ai bambini quelli che sono i doveri istituzionali della Provincia. “Bologna è una provincia con un milione di abitanti circa e tantissimi sono i bambini che la abitano e la vivono. Tra questi sono sempre di più i bimbi che provengono da altri paesi del mondo, accolti e integrati anche grazie al nostro impegno. In queste sale si fanno scelte anche in merito alle strade, alle scuole e ai servizi sanitari da offrire a tutti i cittadini, bambini compresi”.

Ai piccoli, attenti e curiosi, il Presidente Caliandro ha poi augurato di proseguire serenamente questa esperienza nel nostro territorio e, perché no?, di poterli reincontrare un giorno abitanti di Bologna o nuovamente turisti. Ha poi confermato l’impegno della Provincia e del Consiglio provinciale nei confronti del popolo saharawi, garantendo piena solidarietà e contributo istituzionale per il raggiungimento dell’autodeterminazione di questo confinato popolo.