Effervescente, nuova, ricca di novità. Così si presenta la seconda edizione di Pan de Re, Festa del pane, dei forni e dei mulini, che da venerdì 2 settembre a giovedì 8 settembre, in occasione della Giareda, riempirà di profumi e sapori le vie del centro di Reggio Emilia attorno alla basilica della Madonna della Ghiara, in corso Garibaldi e nel cortile di Palazzo Allende. Il pubblico che si darà appuntamento troverà una festa, incentrata sul “Pan de Re”, pane da re o Pane di Reggio Emilia, ma anche alcune interessanti novità alimentari tutte reggiane, a filiera corta come il furmaìn e la crostata di prugna zucchella, oltre ai consueti prodotti del territorio locale e a un ricco programma di iniziative culturali e di spettacolo che quest’anno si rivolgono anche ai giovani.

Obiettivo dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia, capofila della manifestazione, promuovere le eccellenze del territorio richiamando ai valori dell’agricoltura sana, della salute dei cittadini attraverso l’alimentazione, e valorizzare le tradizioni del buon cibo come espressione dei valori e delle eccellenze di un territorio.

Chiarisce l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi: “Creare una filiera corta, rispettosa dell’ambiente e della salute del consumatore è stata una vera e propria sfida, che si è concretizzata con il “ Pan de Re”, un pane ottenuto dalla molitura di grano tenero da agricoltura integrata e dalla sua successiva panificazione utilizzando solo ingredienti di alta qualità, le tecniche, il rispetto dei tempi di una volta. Con questi due nuovi prodotti, del nostro territorio: il furmaìn e la crostata di prugna zucchella intendiamo proseguire sulla strada avviata con il Pan de Re, perché la Provincia di Reggio Emilia attribuisce particolare importanza all’opera di valorizzazione del nostro territorio attuata attraverso una serie di progetti concreti all’insegna della sostenibilità ambientale, al fine di avvicinare il consumatore alle filiere produttive d’eccellenza 100% di origine reggiana”.

“Pan de Re”è un prodotto unico, frutto di un prezioso lavoro collettivo fra istituzioni e agricoltori, molitori locali e fornai di Reggio Emilia per la produzione di pane a qualità controllata, a filiera corta, proveniente da produzione integrata rispettosa dell’ambiente e della salute. Nato per iniziativa dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia con la collaborazione delle associazioni provinciali dei panificatori di Confcommercio, Confesercenti e Cna, delle imprese molitorie Progeo, Consorzio Agrario, Denti Srl, delle associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia ed Ugc-Cisl e di un gruppo di aziende agricole del territorio, dal suo lancio ufficiale, lo scorso anno, è stato oggetto di grande apprezzamento da parte del pubblico per le sue virtù salutari ed organolettiche, tanto che oggi sono 37 i forni che lo producono nella provincia di Reggio Emilia. Nel 2011 le 13 aziende agricole coinvolte hanno coltivato 144 ettari di frumento nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata, mentre la produzione di Pan de Re nel primo anno è ammontata a oltre 900 quintali di pane.

Quest’anno accanto al pane ci sono altre eccellenze del territorio che meritano di essere conosciute e apprezzate dai consumatori. Si tratta del furmaìn, la caciotta di latte vaccino prodotta nel nostro territorio, priva di additivi e conservanti, ottenuta da latte di bovine alimentate prevalentemente con foraggi provenienti dalla zona di produzione, identificabile dal marchio composto dall’emblema di Matilde di Canossa e dall’immagine di una bovina da latte. Di qui una importante scoperta. “Ci ha fatto piacere – spiega Gabriele Arlotti, giornalista e agronomo, direttore del Consorzio Conva – rilevare come negli ultimi anni i caseifici di Parmigiano Reggiano siano tornati a differenziare e a produrre, anche, formaggi di piccole dimensioni come appunto il furmaìn, un formaggino nostrano, naturale, privo di additivi e conservanti”. Il Consorzio ha deciso di riscoprire e valorizzare questo antico prodotto, grazie al contributo della Provincia di Reggio Emilia, e sono già otto le aziende agricole e i caseifici che, aderenti al Conva, da settembre torneranno a utilizzare questo antico nome, rispettando un disciplinare di produzione.

Con il furmaìn, debutterà in grande stile alla Giareda anche la crostata di prugna zucchella, il dolce realizzato solo con ingredienti locali – burro reggiano delle vacche rosse, farina tipo 1 Q.C. reggiana, uova reggiane di galline da terra – e con la piccola e soda, ma tanto succosa e zuccherina susina zucchella dalla classica forma a fiaschetto, molto amata da Maria Luigia d’Austria, che viene coltivata a Lentigione da Enzo Soliani, che insieme a Paolo Folloni dell’Associazione panificatori della Confcommercio di Reggio ha illustrato le caratteristiche (e la bontà) di questo dolce.

“La prugna zucchella – ha spiegato Andrea Artoni, vicepresidente dell’associazione che tutela il frutto – non è bellissima, ma è molto buona ed estremamente zuccherina. La marmellata prevede l’utilizzo di poco zucchero (un etto ogni chilo di frutta, ndr) ed è un prodotto che non ha bisogno di parole, basta assaggiarlo…” Paolo Folloni dell’associazione panificatori, uno dei primi a credere nel progetto del Pan de Re, ha aggiunto che “la creazione di questi prodotti rientra in un lavoro di riscoperta delle nostre radici. Sono prodotti fatti con il cuore che ci permettono di ritornare al passato”.

IL PROGRAMMA

La settimana di festa del Pan de Re, realizzata a cura di Vitaliano Biondi con Massimo Bonacini, sarà ricca di proposte. Per tutta la durata della manifestazione piazza Gioberti sarà occupata pacificamente dal forno a cielo aperto dove i maestri panificatori sforneranno il pane che potrà essere acquistato ancora caldo e fragrante, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00, ad eccezione della prima giornata, venerdì 2 settembre, quando il forno sarà acceso nel pomeriggio a partire dalle 17.00.

A far compagnia al Pan de Re nel corso delle serate le degustazioni, all’interno del cortile di Palazzo Allende, di sei pani presidi di Slow Food (il Marocca di Casola, il Garfagnino e il Testarolo artigianale pontremolese – Toscana, il Pane tradizionale dell’Alta Murgia – Puglia, l’Ur-Paarl della Val Venosta – Trentino Alto Adige, il Pane tradizionale di Lentini – Sicilia) e di pani tradizionali dell’Emilia Romagna – borlengo, coppia ferrarese igp, crescentina (tigella), crescentina fritta (gnocco fritto), crocetta piacentina, gnocco ingrassato, miseria, pane del bollo, pane di patate, pane di Pavullo, pane di zucca, piadina romagnola, stria – oltre alla crostata di prugna zucchella.

Il cortile di Palazzo Allende sarà vestito per l’occasione da una interessante installazione delle immagini del fotografo Carlo Guttadauro che racconta i luoghi, la terra, il clima, le persone che hanno dato vita al progetto del “Pan de Re” e arricchito dalla mostra dei progetti nel campo dell’educazione alimentare, realizzati con il contributo della Provincia di Reggio, dalla scuole reggiane.

E sempre all’interno di Palazzo Allende nel punto Ristoro, per tutta la manifestazione, la Pro Loco di Cadelbosco servirà crescentine con affettati e parmigiano reggiano di vacca rossa, ecc., mentre la Pro Loco di Albinea mescerà lambrusco e champagne.

I prodotti del territorio reggiano: vino, salumi, marmellate, miele, formaggi e altre specialità di casa nostra tutte tracciabili potranno essere acquistati nella mostra mercato allestita in corso Garibaldi da 25 agricoltori e associazioni di produttori reggiani.

I visitatori più curiosi e intraprendenti sabato 3 e domenica 4 settembre dalle 18,00 alle ore 20,00 potranno anche apprendere l’arte di fare il pane con i corsi gratuiti di panificazione per bambini e genitori tenuti da maestri panificatori.

L’atmosfera festosa attorno al pane di Reggio sarà inoltre l’occasione per “Parole di Pane”, una serie di conversazioni, in programma tutte le sere, dal 2 all’8 settembre, a partire dalle 20,30 nel cortile di Palazzo Allende con esperti, studiosi, appassionati ricercatori di arti e tradizioni popolari e rappresentanti di associazioni e gruppi del settore. Con questi interventi si intende difendere modelli di produzione alimentare virtuosi, rispettosi dell’uomo e dell’ambiente e i valori del territorio e riannodare i legami del pane con la religione, la cultura, la letteratura, tradizioni locali, la storia reggiana. .

Ogni sera poi dalle 21.30 si terrà “Il Pane e le Rose”: un programma di spettacoli che chiamerà alla ribalta artisti che ripercorrono le tradizioni e la cultura legate al pane. E per i più giovani una nuova proposta: tanta musica con dj, cantautori e gruppi rock.

LE GIORNATE

Apre venerdì 2 settembre nel cortile di Palazzo Allende (sede della Provincia), per il ciclo di incontri “Parole di Pane” Cave Panem, una conversazione di Rino Ghelfi dell’Università di Bologna sul tema delle alle attenzioni alimentari da prestare al pane, che sarà condotta dalla giornalista Chiara Cabassa della Gazzetta di Reggio. Come gli antichi ponevano all’ingresso delle loro abitazioni il monito Cave Canem (guardati dal cane), così riecheggiando l’antico ecco l’invito a prestare attenzione alla qualità di questo prodotto che rappresenta la base dell’alimentazione e che spesso è oggetto di contraffazione o depauperamento.

A Roberta Rivi, assessore all’agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, il compito poi di introdurre due nuovi prodotti tipici di Reggio – la crostata di prugna zucchella e il furmain – con Paolo Folloni dell’Associazioni dei Panificatori, Gabriele Arlotti, direttore di CONVA, Enzo Soliani, presidente dell’associazione per la valorizzazione della prugna di Lentigione. Seguirà l’appuntamento con la “Cucina delle Meraviglie” nel corso della quale uno chef dell’Istituto alberghiero “Motti” di Reggio Emilia proporrà ricette originali e della tradizione da accompagnare al pane. Al termine della preparazione un assaggio gratutito ai presenti fino ad esaurimento. Per “Il pane e le rose” alle ore 21.30 e alle 23.00 per i giovani tanta musica con il dj LaFontaine e dj Sarracino del Bainait Sound System e concerto del gruppo rock degli Snap.

Sabato 3 settembre, alle 20.30, aprirà “ Parole di pane” una conversazione, condotta da Massimo Tassi, giornalista del Resto del Carlino e studioso di religioni, di Gian Paolo Anderlini, editorialista della rivista di cultura ebraica “Qol” che interverrà sull’ episodio “L’Angelo Sterminatore e la Pasqua ebraica”. Il pane non lievitato, azzimo, che deriva dall’Esodo, nella tradizione ebraica, si mangia infatti in occasione della Pasqua. Alla conversazione si collegano la presentazione e gli assaggi di pani azzimi: come testaroli e panigacci, crescentine (tigelle), borlengo. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti dell’associazione di aziende del Distretto Rurale“Canale Zimella” su : “Canale Zimella, enclave di qualità ?” Alle 21.30, quale anticipazione della giornata della cultura ebraica (4 settembre), per ciclo “Il pane e le rose” il musicista Piero Nissim interpreterà canti della tradizione ebraica, canti di memoria e di speranza.

Domenica 4 settembre, alle ore 20.30, per “Parole di pane” Massimo Tassi, dialogando con Chiara Cabassa (Gazzetta Reggio) affronterà il tema “Pollicino ed altri tormenti”, effettuando un viaggio attraverso l’immaginario dell’alimentazione, della fame, nella società preindustriale. Seguirà il dialogo con Cristian Manfredini di Gas “Solidea” di Cavriago e Annalisa Lugari di Corte Olmo Antico di Bibbiano intorno a “L’esplosione dei GAS ”, la irresistibile ascesa dei Gruppi di Acquisto Solidale e lo sviluppo di esperienze di mutualità ed economia solidale. Saranno in programma gli assaggio di pani come la coppia ferrarese e la miseria (pane di Busseto). Infine alle ore 21.30 sarà di scena il cabaret esilarante di Antonio Guidetti.

Il quarto giorno, lunedì 5 settembre, alle ore 20.30, per “Pan De Re” l’appuntamento sarà con Attilio Marchesini che parlerà di “Pane Mostrum”, ossia della tradizione dei pani straordinari e dei pani rituali (il pane di San Biagio, il pane di Sant’Antonio, il pane di San Nicola e il pane del boia al quale veniva porto dai fornai rovesciato). Condurrà la giornalista Sabrina Basoni (Reporter). Cristina Boschi, presidente dell’associazione delle Fattorie Didattiche della Provincia di Reggio Emilia interverrà invece sul tema del pane tradizionale nelle esperienze didattiche con le scuole”. Infine i panificatori, gli agricoltori , le aziende molitrici e i loro rappresentanti dialogheranno sul tema “domani e’ un altro forno”, il futuro del pane. Collegandosi all’argomento sviluppato da Attilio Marchesini sono in programma la presentazione e gli assaggi di pane di zucca e di garfagnino (pane di patate). Alla sera ritorna l’appuntamento per i giovani con il Bainait Sound System – d j LaFontaine, dj Sarracino (primo set ore 21.30 secondo set ore 23.00) e il concerto del gruppo rock dei W.a.v.e.

Martedì 6 settembre (ore 20.30 sempre nel cortile di palazzo Allende) sarà la volta di Clementina Santi, ricercatrice in campo letterario e di arti e tradizioni popolari, che dialogando con Irene Spediacci, giornalista dell’Informazione, indagherà il rapporto pane e letteratura riferendosi in particolare al “Il pane del perdono” del Manzoni, toccando il racconto dell’assalto del Forno delle Grucce e l’episodio del dono del pane quale segno del perdono a Fra’ Cristoforo. Quindi i panificatori, gli agricoltori, le aziende molitrici e i loro rappresentanti dialogheranno sul tema “domani e’ un altro forno” , il futuro del pane. Tornerà anche l’appuntamento con “La Cucina delle Meraviglie”: ricette originali e della tradizione da accompagnare al pane, proposte con assaggio finale da uno chef dell’Istituto alberghiero “Motti”. Nel corso della serata verranno offerti assaggi di L’Ur-Paarl nach Klosterart, che in tedesco significa “l’originario pane di segale doppio alla maniera del convento”e della marocca di Casola (pane dei pellegrini). Per il ciclo “Il pane e le rose”, alle ore 21.30, sarà di scena Buono da mangiare, buono da morire!, un reading con parole e sproloqui di Pierluigi Tedeschi e musiche di Luciano Bosi.

La penultima giornata mercoledì 7 settembre ha in serbo, alle 20.30, l’intervento di Paolo Santachiara del Comune di Novellara intorno a: “Il pane dalle sette croste”, il pane dei migranti, condotto dalla giornalista Cristiana Boni di E’ tv –Teletricolore. Per restare in tema ai partecipanti alla serata verranno offerti assaggi di “pani del sud”: il pane di Cutro e specialità della Calabria, il pane tradizionale dell’Alta Murgia, il pane tradizionale di Lentini in Sicilia. Ancora una volta lo chef dell’Istituto alberghiero “Motti” di Correggio proporrà ricette originali e della tradizione da accompagnare al pane con assaggio finale. Infine alle ore 21.30 la rassegna “Il pane e le rose” presenterà con il gruppo Antiche Ferrovie Calabro-Lucane, un repertorio interamente acustico di musiche e canzoni della Calabria centro-meridionale, realizzato con gli strumenti del mondo popolare.

“Pan de Re” chiuderà in bellezza giovedì 8 settembre (ore20.30) con una conversazione di Giuliano Bagnoli attento e appassionati studioso di tradizioni popolari, intorno al “il pane rituale nel calendario contadino”, “Pan e nos un magner da muros”. Condurrà il giornalista di Telereggio Gianni Montanari. Il saluto a conclusione della manifestazione sarà affidato all’ assessore all’agricoltura della Provincia di Reggio Emilia Roberta Rivi che ha voluto il progetto del Pan de Re e lo ha seguito nei minimi dettagli.

Nel corso della serata in programma anche assaggi di pan de re e noci e per “La Cucina delle Meraviglie”, le ricette proposte dallo chef dell’Istituto alberghiero “Motti” di Reggio Emilia che insegnerà ai presenti come si prepara un nuovo piatto e della tradizione da accompagnare al pane. Al termine un assaggio gratuito fino ad esaurimento. Tornerà infine per i giovani alle 21.30 e alle 23.00 il Bainait Sound System con i dj LaFontaine e Saracino e il concerto del cantautore Mirco Mazzacani entrato nella lista dei migliori demo a Rai 1.

In caso di maltempo il programma potrebbe subire modificazioni. Per informazioni sul Pan de Re: www.provincia.re.it alla sezione Agricoltura; e-mail: s.viani@mbox.provincia.re.it tel. 348 4048171).