Una stazione radio mobile sarà attiva dal 15 ottobre in piazza Puntoni a Bologna, per trasmettere alla città nuove letture della sua storia, del suo presente e del suo futuro. Si chiamerà Ælia Media, un nome che raccoglie molto della storia passata e recente di Bologna, richiamando al tempo stesso la misteriosa Ælia Lelia Crispis, la “pietra di Bologna”, e la “Radio Alice” degli anni ’70.

L’ideatore del progetto, che ha coinvolto un gruppo di 21 operatori culturali bolognesi per formarli come produttori radiofonici, è l’artista Pablo Helguera, messicano con base a New York, promotore di progetti di arte partecipativa in tutto il mondo e direttore dei programmi educativi per Adulti e per l’Università del MoMA di New York.

Helguera, con Ælia Media, ha vinto la prima edizione del Premio Internazionale di Arte Partecipativa, promosso dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con LaRete Art Projects e goodwill.

Ælia Media, spiega Pablo Helguera, “inaugura in un momento davvero cruciale per l’Italia, in cui c’è un urgente bisogno di ampliare il dibattito pubblico sulla vita sociale e politica. Crediamo che l’arte possa agire da una posizione unica e privilegiata per contribuire a questo dibattito, mostrando il modo in cui i media possono essere ripensati e proposti senza scopi commerciali. Attraverso questo progetto partecipativo, speriamo prima di tutto di costruire una piattaforma ampia di dibattito e di discussione”.

A presentare il progetto, in una conferenza stampa oggi a Bologna a Villa delle Rose, sono stati, oltre all’artista, il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti, l’assessore agli Affari istituzionali, Servizi demografici, Relazioni internazionali, Comunicazione, Marketing urbano, Innovazione e Lavoro del Comune di Bologna Matteo Lepore, la curatrice del Premio Julia Draganovic e il direttore del MAMbo Gianfranco Maraniello.

“Questo premio – spiega Matteo Richetti – ha per l’Assemblea legislativa due peculiarità: dal punto di vista artistico la grande originalità, il suo elevatissimo livello internazionale, e il merito di aver portato a Bologna tre grandi nomi dell’arte contemporanea mondiale quali Mel Chin, Jeanne van Heeswijk e Pablo Helguera per un periodo di residenza, che ha arricchito sia gli artisti sia il territorio – per altro non solo quello bolognese-, e tutte le associazioni culturali, le istituzioni, i cittadini che li hanno potuti incontrare e apprezzare. La seconda caratteristica, forse la più innovativa, è quella della sperimentazione di modelli partecipativi in tutte le forme possibili: da quelle statutarie e più tradizionali, a quelle predisposte dalla legge regionale 3/2010 – che avrà entro l’anno il suo avvio in termini operativi – a quelle meno formalizzate, ma ugualmente stimolanti, come questi progetti artistici. E’ un mosaico che vuole ricostruire e rinsaldare i legami tra chi decide e i cittadini. L’artista ha uno sguardo diverso, che può aprire prospettive di comprensione e analisi nuove a chi è titolare dei processi decisionali, e in questi è a volte isolato”.

In relazione al legame che Ælia Media attiva con la città, l’assessore Lepore sottolinea come “il progetto Ælia Media rappresenta una lodevole iniziativa, che mette al centro il rapporto partecipativo e lo identifica come strumento per portare valore aggiunto all’opera dell’artista. Ancora una volta Bologna si conferma città all’avanguardia che dà spazio alla creatività e al contemporaneo. L’occasione di assegnare a Pablo Helguera un premio internazionale è una conferma e un onore in questa direzione. Non ci rimane che la creatività per esercitare il nostro diritto ad essere cittadini, ‘resistere è creare’ diceva qualcuno”.

Il Gruppo di Ælia Media è formato da 21 operatori culturali di Bologna, attivi in diversi ambiti della creatività e della cultura contemporanea: sono artisti, curatori, performer, lavorano nel teatro, nella danza, nella musica. Quello che li accomuna, e su cui si fonda il loro impegno, è l’esigenza di spazi di collaborazione, come parte integrante di un percorso formativo e professionale che hanno scelto di costruire nella stessa città.

Pablo Helguera li ha guidati in un periodo di formazione di quattro mesi, attraverso una vera e propria scuola di giornalismo d’arte, con seminari, incontri, workshop, lezioni virtuali, in un percorso di apprendimento per l’auto-organizzazione e la produzione di contenuti basato sulla riscoperta delle radici della comunità locale, ma con una prospettiva globale e contemporanea.

A raccontare il valore e gli obiettivi di questo percorso è stata la curatrice Julia Draganovic: “Ælia Media, il progetto di Pablo Helguera, non è un progetto educativo solo per i partecipanti della scuola di giornalismo ma per tutti i soggetti coinvolti, compresi i suoi partner istituzionali (e non) e anche, naturalmente, le curatrici. Ci insegna a rivalutare continuamente i nostri ruoli, ad ascoltare gli altri e a ridistribuire il potere di decidere. Il compito curatoriale di questo progetto di partecipazione sta nel facilitare le attività del gruppo con l’obiettivo di procurargli le competenze per continuare le proprie attività anche dopo la chiusura del progetto – ricordandosi della scala che, secondo il Tractatus Filosoficus di Wittgenstein, bisogna prima salire e poi buttare via…”.

Sede della scuola di giornalismo è Villa delle Rose, che il MAMbo ha messo a disposizione per l’Officina di Ælia Media, che dal mese di giugno ha ospitato anche una serie di incontri aperti al pubblico, con esponenti della scena artistica internazionale e del giornalismo d’arte, per realizzare un laboratorio di sperimentazione sulla traduzione di temi sociali, culturali, storici in linguaggi artistici.

Dal 15 al 28 ottobre il Gruppo di Ælia Media porterà le sue trasmissioni dal cuore della città e del quartiere universitario, in Piazza Puntoni, tramite un Chiosco interamente eco-sostenibile progettato da La Pillola, che è anche art director degli arredi di Villa delle Rose.

Parte del palinsesto, che si potrà ascoltare integralmente in live dalla piazza, e in streaming sul blog http://aeliamedia.org, sarà anche trasmesso sulle frequenze delle radio libere bolognesi che hanno aderito al progetto, Città del Capo Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko e Radio Kairos.