“Rivogliamo il servizio del minibù in via Turri” questo chiedono gli utenti per voce di Loris Cavalletti, segretario provinciale di Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Reggio Emilia. La categoria sta anche attuando una raccolta firme a tal scopo, in collaborazione con il centro “Reggio Est”, la popolazione che vive nella zona di via Turri.

Che cosa è successo?

“Il nuovo orario invernale delle linee urbane – spiega il segretario – ha comportato la riduzione del servizio e la soppressione di alcune linee definite ‘meno utilizzate’. Tra queste figura anche la linea minibù che serviva via Turri, con capolinea vicino alla sede della Cisl”.

Che cosa comporta?

“Il servizio era complementare all’attività di consulenza e assistenza che il centro servizi Cisl svolge a favore dei propri iscritti, di tutti i cittadini e in particolare dei pensionati e anziani. Ora questi per servirsi dei mezzi pubblici devono recarsi in via Emilia Ospizio”.

Era già successo?

“È la seconda volta in tre anni che la forbice di via del Chionso si abbatte su una delle zone più popolose della città, privandola del servizio di trasporto, peraltro già insufficiente e bisognoso più di una razionalizzazione, che di una drastica soppressione”.

Come avete agito?

“Questa estate abbiamo richiesto, senza riscontro, un incontro con i dirigenti dell’Act. Prima della soppressione della linea, si sarebbe potuto discutere della delicata situazione di via Turri, sempre monitorata dalle autorità. L’amministrazione comunale non ha saputo capire le problematiche, preferendo trincerarsi dietro ai programmi ridotti di Act. Ce ne compiacciamo ripensando ai fiumi di inchiostro versati sulle problematiche della zona, al patto di cittadinanza, ai riconoscimenti per le scelte della nostra Organizzazione”

Che cosa farete?

“Non ci arrendiamo e abbiamo già attuato una raccolta firme per riavere il servizio. Siamo stanchi! Abbiamo diverse proposte che vorremo fossero ascoltate, non si può solo chiedere collaborazione”.