In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale di Pavullo, i gruppi di maggioranza hanno presentato una risoluzione, con la quale si è rimarcata la preoccupazione per la grave situazione economica che affligge il nostro Paese e per denunciare con forza le ricadute che le ultime manovre finanziare avranno sui comuni.
Mentre i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni, di ogni orientamento politico, segnalano come questi tagli siano insostenibili per gli Enti locali, il centrodestra, a Pavullo, difende a spada tratta misure che comprometteranno il mantenimento dei servizi ai cittadini e determineranno la contrazione delle spese per investimenti a sostegno della crescita delle economie locali. Anche gli elettori storici della Lega, sono stupiti nel vedere come il federalismo fiscale sia stato affossato, sia introdotto l’aumento dell’IVA dell’1% e data facoltà ai Comuni di aumentare l’addizionale IRPEF. Per il Comune di Pavullo, in particolare, le ultime due manovre effettuate dal Governo, determineranno un ulteriore taglio stimabile in circa 240.000 euro, che andranno a incidere sull’esercizio 2012. Pertanto, l’anno prossimo, il nostro Comune riceverà dallo Stato oltre 800.000 euro in meno rispetto all’esercizio 2010.
Il nostro obiettivo, con la risoluzione, era ed è quello di condividere le preoccupazioni del mondo produttivo e delle tante famiglie in difficoltà, per sollecitare il Governo affinché riveda le politiche di tagli lineari verso gli Enti locali e sia avviato quanto prima un processo di riforme strutturali che possa ridare impulso alla crescita economica dell’Italia.
L’approccio della minoranza, invece, è stato assolutamente refrattario e, arrampicandosi sugli specchi, gli esponenti di PDL e Lega, hanno negato l’evidenza per ragioni esclusivamente politiche. Loro, che dicono di essere dalla parte dei cittadini sull’ospedale, se si parla del Governo, si dimenticano che sono eletti per fare il bene della nostra comunità, accettando l’aumento delle tasse e i tagli ai servizi. Se vogliamo uscire dalla crisi, i sacrifici sono inevitabili, ma non possono pagare sempre gli stessi e i tagli ai comuni si ripercuoteranno, ancora una volta, sulle famiglie e sulle imprese. Credevamo che il centrodestra Pavullese avesse maggior autonomia di giudizio rispetto alla situazione. Invece c’è stata solo una difesa d’ufficio, di un Governo che non governa.
Il documento è stato comunque approvato a maggioranza e nei prossimi mesi occorrerà una forte mobilitazione dei cittadini, per sollecitare l’attuazione di misure più eque di contenimento della spesa pubblica e per sostenere il rilancio della nostra economia.
(Per il Gruppo La Torre, Maurizio Ricci; per il Gruppo Il Ponte, Primo Manni; per il Gruppo Unione a sinistra, Enrico Corsini)