Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 10 novembre è stato affrontato il tema della telefonia mobile. La delibera all’ordine del giorno aveva l’obiettivo di governare la diffusione delle antenne sul territorio alla luce della liberalizzazione del settore e della deregolamentazione delle procedure autorizzative che, dal 2003 al 2011, ha interessato questo ambito. Per limitare e governare questo processo l’assessorato all’Ambiente ha avviato una discussione con i gestori della telefonia mobile, che si è conclusa con l’individuazione di tre aree pubbliche per l’installazione di nuovi impianti in corrispondenza di aree di ricerca indicate dai gestori per il completamento o l’implementazione delle rispettive reti all’interno del centro urbano: per tali aree il Comune ha imposto che sul medesimo palo debbano coesistere più gestori, garantendo in questo modo l’obiettivo di limitare la diffusione di pali sul territorio. Si tratta dell’area verde di via C. Lugli-via Galvani, dell’area del magazzino ex FS in via Due Ponti-Corbolani, dell’area verde all’incrocio tra le vie Cattani e Bollitora interna. Prevista anche l’installazione di impianti di due nuovi operatori nell’area di via Oceano Atlantico a Fossoli.

“Le aree individuate – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Simone Tosi presentando la delibera in aula – sono tutte distanti almeno 200 metri da scuole, ospedali e case di cura. I residenti e le attività presenti entro il raggio di 200 metri dal centro dell’area individuata nelle planimetrie allegate alla delibera sono stati avvisati tramite lettera recapitata direttamente a casa. A seguito dell’approvazione definitiva della delibera, che avverrà dopo il periodo di deposito e le controdeduzioni alle eventuali osservazioni presentate dai cittadini, i gestori di telefonia mobile interessati a ciascuna area potranno presentare i progetti degli impianti che seguiranno il consueto iter per l’approvazione. I progetti saranno sottoposti al parere preventivo di Arpa e AUsl, senza i quali il Comune non può rilasciare autorizzazioni, e sarà garantito che tutti gli edifici ubicati nelle loro vicinanze siano interessati da valori di esposizione ai campi elettromagnetici inferiori all’obiettivo di qualità fissato dalla legge. I primi impianti a Carpi datano 1995; dal 2000 è stato approvato in Consiglio comunale il Regolamento sulla materia che prevede la possibilità di insediare diversi impianti di diversi operatori sullo stesso palo in area pubblica, individua criteri che evitano la proliferazione incontrollata degli impianti in area privata, salvaguarda ovviamente la popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici nei limiti di legge, regionali e nazionali, e garantisce altresì risorse economiche per la collettività. Attualmente a Carpi ci sono 35 impianti e 19 antenne: di queste 9 su aree comunali, con 19 impianti in tutto. Da questi 19 impianti l’ente locale introita ogni anno 360 mila euro. L’amministrazione comunale governa questo fenomeno con un percorso trasparente; senza questo lavoro si avrebbe una proliferazione degli impianti, ricordo infatti – ha concluso Tosi – che in Italia ci sono 91 milioni di schede Sim e siamo il quarto paese al mondo nel rapporto telefoni/abitante”.

Tra il 2008 e il 2010 sono giunte al Comune 14 nuove richieste di installazione e 4 di riconfigurazione di impianti esistenti: per quest’ultimo aspetto si è andati ad incontrare gli operatori telefonici e si è giunti ad un accordo. Tosi, su richiesta del capogruppo PdL Roberto Andreoli, ha poi spiegato che le aree individuate per nuove installazioni dagli operatori di telefonia mobile sono quelle che a Carpi consentirebbero di ‘illuminare’ zone scoperte: con queste si dovrebbe arrivare alla copertura completa del territorio, se si esclude forse la zona della ‘savana’, in via Guastalla. Il tecnico comunale Alberto Bracali ha poi spiegato, replicando questa volta ad una domanda del consigliere Pd Paolo Gelli, che non è previsto un monitoraggio programmato sulle antenne telefoniche, e che ci si basa su stime e calcoli che portano poi a nuove misure da parte di operatori e Arpa. “Ma a Carpi non sono mai stati evidenziati sforamenti. Esiste comunque – ha detto – un sito dal quale ottenere tutte le informazioni su questo tema, dove si possono vedere anche le caratteristiche degli impianti della regione”.

Dopo Lorenzo Paluan (capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc), che ha commentato positivamente l’operato della Giunta in questo campo, criticando al contempo il “liberismo dannoso” del decreto Gasparri, anche altri consiglieri (Dalle Ave e Bagnoli del Pd, Benatti del PdL e Cattini della Lega nord) sono intervenuti nel corso del dibattito. Roberto Andreoli ha dal canto suo sottolineato come andrebbe fatto un lavoro simile da parte dell’ente locale anche rispetto ai cartelloni pubblicitari “che invadono le strade e non sono regolamentati”. L’assessore Tosi ha chiuso il dibattito ricordando come sia stato scelto “un percorso che potevamo fare come Giunta ma che abbiamo deciso di portare avanti coinvolgendo il Consiglio per avere la massima partecipazione”.

Al momento del voto la delibera ha ottenuto il voto di tutti i consiglieri presenti ad esclusione di quelli della Lega nord, che si sono astenuti.