In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra venerdì 25 novembre, il Forum provinciale delle donne, la Consigliera provinciale di parità e l’Assessorato alla Cura della comunità del Comune di Reggio, in collaborazione con il centro teatrale MaMiMò, organizzano uno spettacolo teatrale al Teatro Piccolo Orologio di via Massenet (inizio ore 20,45; ingresso gratuito, gradita la prenotazione: f.correggi@mbox.provincia.re.it oppure 0522/444145).
Si tratta del monologo “E fu chiamata donna” di e con Erika Renai, giovane e brillante attrice diplomata alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano che ha già lavorato con registi come Ronconi, Stein e De Bosio, con il pianista Giorgio Gaslini ed ha calcato decine di palcoscenici con la compagnia teatrale “I Guitti”.
“E fu chiamata donna” è un testo originale di Erika Renai, arricchito da storie ed evocazioni che vanno da Mark Twain a Concita De Gregorio. E’ un puzzle di voci di donne che tutti conosciamo: nonne, zie, amiche, mogli, figlie, donne che sono prima di tutto persone, che amano, soffrono, subiscono e, coraggiosamente, vivono. Dalla prima donna del Creato alle eroine dei nostri giorni, per mostrare con realismo, ma soprattutto con ironia e leggerezza, come la donna sia, a tutte le latitudini, in tutte le ere e a tutte le età.
Lo spettacolo concluderà una giornata ricca di iniziative in città ed in provincia, promosse allo scopo di informare e sensibilizzare il più possibile su un tema, quello della violenza alle donne, che rimane purtroppo di preoccupante attualità, come anche i recentissimi fatti di cronaca dimostrano, anche nella nostra provincia.
La giornata designata dall’Onu per ricordare le donne vittime di violenza riprende, come noto, la data del brutale assassinio delle sorelle Mirabal, avvenuto il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Bloccate dalla polizia mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono condotte in un luogo nascosto e torturate, massacrate e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.