Si è tenuto questo pomeriggio il secondo incontro del “Tavolo della
contingenza economica” che, nell’ambito dei lavori del Piano Strategico
Metropolitano, ha come obiettivo quello di definire misure attivabili nel
2012 e che diano risposte concrete e immediate di contrasto alla crisi.Presenti e partecipi al processo di elaborazione delle misure le
rappresentanze dei soggetti che hanno dato il via all’elaborazione del
PSM, il 25 ottobre scorso: Comune di Bologna, Provincia, Regione, i Comuni
del territorio provinciale, le organizzazioni economiche e sindacali, forum
del terzo settore.
Nell’incontro sono stati individuati quattro assi prioritari su cui far
convergere l’impegno di tutte le parti. Tali ambiti prioritari di
intervento tengono presente la necessaria correlazione con i contenuti e
le azioni del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”
della Regione Emilia-Romagna.
1. Sviluppo, innovazione, sostegno al sistema produttivo e giovani
generazioni
2. Credito per le imprese
3. Semplificazione burocratica
4. Welfare e politiche attive per il lavoro
Per ciascun asse sono state definite specifiche azioni che verranno
attivate già da gennaio 2012, sviluppando luoghi dedicati di attuazione e
attivando la Conferenza metropolitana dei Sindaci.
Il primo asse identifica misure per lo sviluppo e per il rilancio
dell’economia
Con “Rinascimento manifattura” si intende dare slancio alle attività
manifatturiere partendo dal 2012 con il progetto rivolto alle “giovani
imprese” che hanno bisogno di sedi, accompagnamento, sgravi fiscali e
finanza innovativa. Inoltre si metterà a punto un’azione specifica per
incrementare la propensione all’export delle imprese del territorio, anche
attraverso servizi dedicati.
Con il “Patto per l’insediamento” si vuole invece dar vita a delle
sperimentazioni per la costruzione di contesti produttivi favorevoli
all’insediamento di imprese.
Inoltre, nell’ambito del “Tavolo provinciale di Salvaguardia del patrimonio
produttivo” si intende volgere a un progettazione di strumenti di diagnosi
anticipata delle crisi aziendali e di filiera propedeutica a politiche di
contrasto.
Sul lato lavoro particolare attenzione verrà riservata alla formazione per
apprendistato e alla riduzione della precarietà, in stretta connessione con
il Patto regionale per la crescita; sulla formazione, riconosciuta in modo
univoco come strumento fondamentale per la qualificazione dei lavoratori e
l’accompagnamento allo sviluppo territoriale, c’è l’impegno di tutti ad
operare con modalità efficaci ed innovative.
Sono inoltre previste azioni volte allo sviluppo di piani di valorizzazione
commerciale e culturale dei centri storici, alla diffusione delle energie
rinnovabili anche attraverso i piani energetici comunali, allo sblocco e la
destinazione dei fondi per grandi opere, all’accelerazione nell’attuazione
degli strumenti urbanistici dei Comuni e per una definizione condivisa
nella materia delle variazioni di destinazione d’uso di aree industriali,
tema che la crisi ha reso particolarmente attuale.
Tema trasversale quello della legalità, del lavoro e delle attività
produttive, a tutela delle persone e per la messa in valore delle imprese.
Il secondo asse intende da un lato studiare modelli premianti – anche attraverso la fiscalità locale – per l’aggregazione delle imprese, e dall’altro aprire un Tavolo con gli Istituti di credito e i consorzi fidi,
studiando assieme possibili strumenti per fluidificare l’accesso al credito
delle imprese .
Sul terzo asse si intende intensificare il processo di semplificazione burocratica, in particolare per creare un contesto favorevole al sistema produttivo, e promuovere l’avvio del percorso di agenda digitale metropolitana.
Il quarto asse è volto alle politiche sociali e alle politiche attive per
il lavoro.
Si ritiene necessario, a fronte di un efficace utilizzo degli
ammortizzatori sociali, valutare le possibili estensioni delle attività già
esistenti di anticipazione bancaria a lavoratori di aziende in difficoltà.
Inoltre, si intende proseguire nel lavoro di rilancio della cultura
tecnica, nonché agire sul lato della riforma degli strumenti per il welfare
e sul lato degli appalti di lavoro.
Gli assessori del Comune di Bologna Matteo Lepore e Nadia Monti e gli
assessori provinciali Graziano Prantoni e Giuseppe De Biasi esprimono
congiuntamente soddisfazione per quanto oggi definito, punto di partenza
per una celere attuazione di politiche condivise di positivo impatto sulle
aziende e sulle persone, nella logica di valorizzare il sistema produttivo
e salvaguardare la coesione sociale.
Il “Tavolo della contingenza economica” rappresenta il primo passo, insieme
al Tavolo per le Universiadi, nell’attuazione del Piano Strategico
Metropolitano; da oggi, dopo l’approvazione da parte del Consiglio
provinciale, del Consiglio comunale e della Giunta regionale, è costituito
il Comitato Promotore Bologna 2021 per l’attuazione del Piano Strategico
metropolitano; i primi atti dei due Presidenti, Beatrice Draghetti e
Virginio Merola, sono stati la nomina del Comitato Scientifico e del
Collegio Tecnico.
Il Comitato Bologna 2021, che avrà sede a Palazzo D’Accursio, avvierà da
subito l’attività di analisi ed elaborazione che porterà ai tavoli di
lavoro previsti per gennaio 2012.