“Il raid nel campo nomadi di Torino e l’assassinio di Samb Modou e Diop Mor a Firenze devono indurre tutti a una seria riflessione. Non basta la pur sacrosanta indignazione poiché quegli episodi parlano di un imbarbarimento profondo delle relazioni umane, di un malessere sociale che ha superato il livello di guardia. Sulle nostre città pesano sicuramente anni di politiche sull’immigrazione, a livello governativo, basate sull’emarginazione, spesso la persecuzione, delle persone straniere e delle minoranze, scelte legittimate, grazie a un’operazione culturale che ha scavato in profondità, alimentando la paura del diverso, non da accogliere ma da cui difendersi, e molte volte indicato come capro espiatorio di tutti i guasti di una società in difficoltà.

Allora a tutti, ma proprio a tutti, semplici cittadini, associazioni che lavorano a fianco dei migranti, partiti, istituzioni, spetta il difficile compito di capire cosa determina questa nuova ondata razzista e con quali strumenti la si affronta. Da parte nostra, non possiamo che unirci al dolore dei familiari delle vittime, esprimere la nostra vicinanza ai rom di Torino.

Il 17 e 18 dicembre saranno anche due giornate di raccolta straordinaria delle firme per le proposte di legge di iniziativa popolare promosse dalla Campagna l’Italia sono anch’io. Ci saranno centinaia di iniziative, a cui parteciperemo con un segno di lutto al braccio e che dedicheremo alle troppe vittime di razzismo che ancora segnano questo nostro tempo. I nostri circoli da sempre sono laboratori in cui il tema dell’immigrazione è all’ordine del giorno e domenica, al Circolo Arci Tunnel di via Del Chionso, insieme al comune di Reggio Emilia, al Comitato l’Italia sono anch’io, promuoveremo un incontro di musica e parole per l’integrazione. Tra gli altri ci saranno Giuseppe Faso (autore di “Lessico del razzismo democratico”), Massimo Zamboni, Giuseppe Caliceti”.

(Federico Amico, Presidente Arci Reggio Emilia)