L’aumento dell’addizionale Irpef in questo momento può essere una forte tentazione per gli enti locali, che però devono tener conto che gli aumenti sono ormai generalizzati, dalla benzina alle tariffe dei servizi. E poi se si aumenta una tassa senza eliminare le uscite non strettamente necessarie, non si coglie l’opportunità del momento per ristrutturare seriamente la spesa, e quindi riformare contestualmente il metodo di funzionamento del Comune. E’ il momento di fare un patto fra enti per salvare l’essenziale, e stabilire l’unica priorità assoluta che oggi è il welfare, eliminando tutte le spese non necessarie. Prima gli aiuti alla persona e alle famiglie poi tutto il resto: e in questo senso bisognerà rapportarsi anche con la Fondazione. Se è vero che in senso lato molte cose sono welfare, in senso stretto oggi bisogna fare scelte dolorose: imparando a capovolgere il problema, ovvero partendo dal denaro a disposizione, e non dal libro dei sogni. Solo così si potrà davvero scegliere l’essenziale, come si fa nelle famiglie quando le risorse scarseggiano.

Troppo facile al contrario alzare le tasse: partiamo dai numeri, dalle poltrone inutili, dagli eventi o i provvedimenti non necessari, o troppo costosi. E’ possibile chiedere a tutti – proprio tutti – di fare un sacrificio? Credo di sì, tempi difficili, richiedono soluzioni emergenziali.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)