Solidarietà a Carlo Albano, e alla sua libertà di esprimere un parere diverso. Intanto una precisazione: in campo sul deposito di Rivara non ci sono i favorevoli e i contrari, ma chi è contrario a prescindere, e chi chiede che siano fatte tutte le verifiche necessarie a prendere una decisione motivata, qualunque essa sia. E l’imprenditore Carlo Albano questo chiede insieme molti altri, ovvero che non sia negato il permesso di fare anche quest’ultima verifica. Ma nel caso delle minacce che Carlo Albano ha ricevuto, siamo ancora in una logica più perversa: si vuole negare ad un cittadino di esprimere la sua opinione e si segnalarla alle autorità competenti, ovvero la Regione. E’ questa la democrazia che vogliamo? Quella dove si zittisce chi non è d’accordo con l’opinione dominante? Come del resto già avvenuto con la sagra di Rivara, anche qui ci troviamo in condizioni di democrazia a rischio. Non stiamo parlando di essere contro o a favore di un progetto, ma della libertà di dire ciò che si pensa.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale PDL)