“I fatti ci hanno dato ragione. Le accuse di razzismo, gli insulti, le reazioni scomposte di cui siamo stati oggetto i si ritorcono contro coloro che ci hanno aggredito con protervia e a lungo. Il segretario nazionale del PDL, Angelino Alfano, ha rinviato il congresso provinciale del partito e ha disposto un severo controllo sul tesseramento per mezzo del commissario Denis Verdini. Sono state riconosciute valide ed allarmanti le segnalazioni sul tesseramento e portate avanti con coraggio e determinazione dall’Onorevole Isabella Bertolini e la conseguente richiesta di garantire chiarezza e trasparenza.

La questione era semplicissima: esistono perplessità fondate sul tesseramento effettuato da alcuni dirigenti locali e da esponenti politici di primo piano del partito. Di conseguenza, abbiamo richiesto ai vertici del ‘partito degli onesti’, di intervenire per accertare la correttezza delle adesioni prima che si aprisse il congresso provinciale.

Queste denuncie hanno avuto pronto riscontro e conferma nelle autorevoli parole dell’Onorevole Franco Frattini e oggi nell’azione adottata dal Coordinatore Nazionale Angelino Alfano che ha deciso di rinviare la data del congresso per dare luogo ai necessari accertamenti. Bisogna chiarire non solo chi sono i tesserati sospetti ma anche chi li ha tesserati.

Francamente ci aspettavamo che le nostre perplessità e la richiesta di far luce su iscrizioni dubbie, pienamente accolta dai vertici nazionali del partito fosse condivisa, senza se e senza ma, da subito e tutto il partito anche a Modena. Sono arrivati, invece, gli insulti anche da chi , spacciandosi solo oggi paladino della trasparenza, dimostra di avere poca memoria in merito, pretendendo amnesie ad arte anche dagli altri. Coloro che hanno irresponsabilmente sottovalutato i rischi confermati oggi dalla scelta dell’On. Alfano, addirittura chiedendo le dimissioni dell’On. Bertolini, rea di difendere i valori portanti del partito, dovrebbero trarne le dovute conseguenze”.