L’Emilia Romagna “e’ una regione tra quelle predilette per la criminalita’ economica”. In sintesi questo il messaggio che il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso consegna ai cronisti che oggi a Bologna gli chiedevano un commento circa le infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna e in particolare che tipo di vantaggi potra’ avere la costituzione a Bologna della nuova Dia. L’insediamento di questa struttura antimafia sotto le Due Torri, precisa Grasso, “e’ segno di grande attenzione per quella che e’ la realta’ attuale dell’Emilia Romagna, perche’ oggi la Dia e’ specializzata soprattutto nella ricerca, confisca e sequestro dei patrimoni illeciti”.

Proprio su questi temi e in vista dell’attivazione della nuova Dia del capoluogo emiliano, Grasso ha incontrato oggi i magistrati nella sede della Procura di Bologna. “Siccome abbiamo dato come priorita’ investigativa e strategica l’aggressione ai patrimoni illeciti -prosegue Grasso- la Dia non puo’ che rafforzare sul territorio la politica giudiziaria contro la criminalita’, soprattutto quella economica, che in questa terra e’ particolarmente diffusa, proprio perche’ qui meglio si dissimulano i capitali criminali”.

“In questa terra si puo’ operare -rimarca Grasso- in maniera da non destare allarme: non c’e’ pou’ il mafioso con coppola e lupara, magari ha il colletto bianco, quindi e’ difficile distinguerlo dall’operatore d’impresa comune”. “Quindi questa -conclude il procuratore nazionale antimafia- e’ una regione tra quelle predilette per questo tipo di attivita’ criminale”.