Per combattere l’usura e aiutare le persone più povere, nel XV secolo i francescani favorirono la nascita dei Monti di Pietà: in Emilia-Romagna il primo fu aperto a Montefiore Conca nel 1471, a Reggio Emilia ciò avvenne pochi anni più tardi, nel 1494. Accanto ai Monti di Pietà, fin dagli ultimi anni del Quattrocento, si affiancò anche un’altra istituzione assistenziale, il Monte frumentario, anch’esso fortemente voluto dai francescani (Osservanti e, dal Cinquecento, Cappuccini); finalità di questa istituzione era il prestito del grano, soprattutto per le nuove semine.

“Alle origini dei Monti di Pietà” è il titolo della conferenza proposta martedì 28 febbraio dal Polo Culturale dei Cappuccini di Reggio Emilia (ore 20.30 – sala “p. Daniele da Torricella – Via Ferrari Bonini, 2) per il ciclo “I Martedì del Museo”. Il tema sarà trattato da Gabriele Fabbrici, direttore del museo “Il Correggio” di Correggio. L’appuntamento fa parte degli eventi organizzati nell’ambito delle celebrazioni per il quarto centenario della morte del frate Cappuccino San Giuseppe da Leonessa.

Fino al 9 aprile, presso il Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia (Via Ferrari Bonini, 6), è allestita la mostra “In Arte ed Economia” – dipinti sul santo, cartografie, ex voto, immagini sul denaro nell’arte e analisi economiche – mentre il 10 marzo al cinema Cristallo è in programma un evento con relazione dell’economista Stefano Zamagni e una tavola rotonda sulla giusta economia alla quale parteciperanno esponenti dell’imprenditoria, del sindacato e del terzo settore.