Si chiude con uno straordinario successo di pubblico la seconda edizione per l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia di Unijunior, un’università per ragazzi a carattere ludico-didattico che da qualche anno porta i bambini nelle aule accademiche, lungo un percorso di lezioni dedicato alle scienze, alla letteratura, all’arte e rigorosamente tenuto da docenti universitari.

“Un ricco programma – ha spiegato la dott.ssa Milena Bertacchini, coordinatrice del progetto per Unimore – che ha suscitato l’entusiasmo dei ragazzi e la soddisfazione dei genitori che solo nell’edizione Unijunior proposta da Unimore hanno potuto seguire tutte le lezioni in videoconferenza, in aule attigue appositamente predisposte, grazie al lavoro dello staff del Centro e-learning di Ateneo. Un bel modo per fare un’esperienza insieme, favorire il dialogo tra genitori e figli e per accrescere le conoscenze anche degli adulti”.

Quest’anno, l’iniziativa, patrocinata dall’Ateneo, dall’Ufficio scolastico e dai Comuni di Modena e Reggio Emilia, ideata e organizzata con l’associazione Fun Science che si occupa di proporre ai ragazzi la scienza in modo divertente, si chiuderà sabato 3 marzo 2012 a partire dalle 15.30 con una cerimonia organizzata presso l’Aula Magna Pietro Manodori del Complesso universitario Zucchi di Reggio Emilia (viale Allegri 9), divisa in due turni, viste le presenze numerosissime, durante la quale, alla presenza delle autorità, verranno assegnati i diplomi Unijunior a ricordo del completamento del mini percorso accademico.

Evidenti le ragioni di soddisfazione degli organizzatori. Gli iscritti di quest’anno sono stati ben 415 contro i 256 dell’anno passato (va detto che l’anno scorso le lezioni si sono tenute solo presso la sede di Modena) con 247 ragazzi provenienti da Modena e provincia e 165 ragazzi da Reggio Emilia e provincia, cui si sono aggregati 3 ragazzi dalla provincia di Mantova.

L’interesse maggiore per la manifestazione si è riscontrata tra i bambini nati nel 2001 e nel 2002, quelli che oggi hanno tra i 10 e gli 11 anni, dalle cui fila proveniva più della metà del totale degli iscritti, ben 224. I più piccoli sono stati 10 bambini nati tra il 2004 e il 2005 e i più grandi 55 ragazzi nati fra il 1997 e il 1999. Per le altre fasce d’età 58 risultavano nati nel 2000 e 68 quelli nati nel 2003.

Dieci lezioni gratuite, 5 presso la sede universitaria di Reggio Emilia e 5 presso quella di Modena, iniziate lo scorso ottobre, divise ogni volta in due turni, spesso sold out, organizzati sulla base dell’età degli uditori, secondo la fascia di età 8-11 e 10-14. I ragazzi sono potuti venire a conoscenza di cose nuove sui robot, su come funziona il corpo umano, su come si vive da scienziato al Polo Sud, sulle differenze culturali con altri paesi del mondo e addirittura sul perché le barzellette ci fanno ridere e tante altre curiosità.

E i docenti universitari coinvolti si sono dimostrati capacissimi di uscire dai panni di compassati professori per entrare in quelli di simpatici insegnanti, aiutati in questo dallo staff di Fun Science.

“Lo spirito che anima la rassegna – hanno dichiarato gli organizzatori dell’iniziativa – è quello di avvicinare il mondo dei giovanissimi al mondo universitario, in maniera leggera, ma non per questo meno seria. Niente voti e nemmeno esami, la sola cosa richiesta è divertirsi, fare domande ed essere curiosi. Anche per questo le lezioni si sono svolte in una bella atmosfera di entusiasmo degli studenti, soddisfazione dei genitori e divertimento dei relatori, grazie anche al supporto dello staff didattico e tecnico dell’Ateneo e di Fun science”.