Il “Coordinamento Cispadano NO autostrada” di fronte a quanto sta avvenendo in varie parti d’Italia ed in particolare in Val di Susa sulla vicenda TAV, esprime profonda preoccupazione sulla evoluzione della situazione che, purtroppo, sintetizza quello che da anni viene denunciato: il nonascolto delle istanze portate dalle popolazioni locali sul tema.

E’ il metodo usato per portare avanti questa opera, che mostra tutti i suoi limiti e difetti, che provoca esasperazione nei cittadini, esasperazione che può sfociare, come è accaduto nei giorni scorsi, in tragedia. Una situazione assurda dove si possono creare le condizioni per una violenza non propria del movimento NO TAV.

Le popolazioni locali non sono contro il progresso ma semplicemente, dati alla mano, contestano la scelta di costruire un nuovo tratto ferroviario oltre a quello già esistente, oltretutto con lo scavo di una galleria di decine di chilometri in una roccia contenente amianto. La ferroviapresente è sufficiente per il traffico attuale e futuro ma la morbosa volontà di cantierizzare “grandi opere” sembra essere l’unica strategia conosciuta in questo Paese.

Il Coordinamento comprende pienamente la situazione perché vive esso stesso, nella totale disattenzione per le istanze presentate dal Coordinamento e dai singoli componenti dello stesso in molteplici occasioni, una assurda vicenda alimentata solo dalla anacronistica convinzione cheautostrada significhi automaticamente progresso. Un tipo di progresso oramai datato e ampiamente sperimentato che nulla ha che fare con le necessità di una società responsabile dell’oggi e del domani.

La salvaguardia del territorio e della salute di tutti gli esseri che vivono in esso è un bene superiore a qualsiasi valutazione economica e di pura speculazione finanziaria.

Il Coordinamento, nell’esprimere la sua vicinanza al movimento della Val di Susa, auspica che nel più breve tempo possibile vengano rimosse quelle posizioni pregiudiziali, ancora una volta espresse proprio in questi giorni dal Governo e da singoli esponenti politici nazionali, e venga intrapreso quel confronto di metodo e di merito con le popolazioni interessate che, per bocca del responsabile nazionale governativo sul tema TAV, non si è mai verificato.

(Per il Coordinamento Silvano Tagliavini)