Consigliere Delegato al welfare e ai sevizi sociali del comune di Castelvetro Bruno Ciancio: “Come dice il titolo del comunicato a Castelvetro vogliamo trovare risposte capace di migliorare e mantenere la qualità della vita di tutti i nostri residenti , specialmente dei nostri anziani. Da circa sei mesi è in opera la prima Casa Famiglia per Residenti Anziani (CFRA) in un appartamento già proprietà del Comune e attrezzato per ospitare due anziani fragili che non si conoscevano, ma entrambi senza una pensione adeguata per pagare un affitto di mercato. A Mico e Gigo, che sono autosufficienti, non restavano soldi per mangiare in modo adeguato, figuriamoci il resto. Oggi l’affitto che pagano è meno del 50% della loro pensione. L’attuale sistema attraverso il quale ci prendiamo cura degli anziani risulta essere molto costoso e poco personalizzato, quasi alienante. Le case di riposo sono grandi palazzi anonimi e le strutture per anziani, ospizi sono spesso meri contenitori, freddi agli occhi di un anziano che deve lasciare la propria casa.

Il progetto CFRA di Castelvetro va incontro alle esigenze umane e di benessere psicofisico ed emotivo dell’individuo e nello stesso tempo a quelle economiche della società. In questo caso si va a facilitare la convivenza, Ricostruendo la famiglia, ma di anziani. Le CFRA dovrebbero accogliere da un minimo di 2 ad un massimo di 6 componenti; sono le nostre abitazioni normali, collocate in paese, comodi ai servizi, al piano terra e attrezzate e autorizzate all’esercizio specifico dal Comune dal Distretto Sanitario Locale. Ogni CFRA è in stretto collegamento con il volontariato, l’MMG, l’assistenza domiciliare e naturalmente le famiglie e gli amici che hanno libero accesso.

Lo scopo è di coinvolgere i piccoli investitori privati in una attività capace di stimolare l’economia locale. La proprietà della casa famiglia può essere: del Comune, del privato in possesso dei requisiti necessari o da enti no profit. Non possiamo pensare di affrontare la gestione dell’invecchiamento della popolazione soltanto con la casa di riposo, l’ospizio, centri diurno e o le badanti venute da lontano. Rammento che attualmente a Castelvetro abbiamo 1,200 persone sopra i 65 anni e abbiamo circa 40 posti letto collocati negli istituzioni tipo case di riposo e simili. Gli altri Comuni limitrofi sono quasi nelle stessi condizioni. Non serve un genio a capire che siamo poco attrezzati e penso anche impreparati a gestire il futuro con le attuali risorse e il piano di sviluppo attuale in materia.

Le CFRA sono una delle alternative che abbiamo per la gestione della nostra popolazione anziana. In Comune abbiamo fatto un primo passo e intendiamo continuare nel nostro lavoro per facilitare la presa in carico dei nostri anziani in modo che non perdano il contatto ed il loro posto fra noi nella società che hanno lavorato tanto per costruire”.