Il Rotary Club di Reggio Emilia, insieme al Club della Meccatronica e all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, a trentadue anni dalla scomparsa, onoreranno la memoria di Franco Lombardini – sotto la cui guida l’azienda Lombardini Motori negli anni 1970-80 divenne leader europea e terzo costruttore al mondo nella produzione di motori diesel di piccola e media potenza – con l’assegnazione della Borsa di studio “Franco Lombardini”, giovedì 15 marzo alle ore 18 presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” di UniMoRe (viale Allegri 9) a Reggio Emilia.

Il premio, giunto alla sua settima edizione, unisce il ricordo di questo straordinario imprenditore con il sostegno ai giovani e alla loro formazione, ed è quindi riservata agli studenti meritevoli che hanno conseguito la laurea in Ingegneria Meccatronica presso la facoltà di Ingegneria della sede di Reggio Emilia, quale incentivo a proseguire gli studi verso la laurea magistrale.

La cerimonia sarà introdotta dal presidente del Rotary Club Reggio Emilia, Enrico Zini, e dal pro rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Luigi Grasselli, quindi Aimone Storchi, amministratore delegato di Vimi Fasteners SpA e presidente del Club Meccatronica di Industriali Reggio Emilia, presenterà una relazione dal titolo “Imprese, università e ricerca a Reggio Emilia: un nuovo modello di collaborazione per promuovere l’innovazione”.

A seguire il preside della facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, prof. ing. Eugenio Dragoni, presenterà per la ricerca scientifica presso il Laboratorio Lombardini le relazioni di Andrea Spaggiari (“Caratterizzazione quasi statica di materiali innovativi”), Marco Cocconcelli (Caratterizzazione dinamica di componentistica di macchine), e per il trasferimento tecnologico favorito dal Laboratorio Lombardini, l’intervento di Claudio Bianchini, progettista senior e membro del CdA dello spin off universitario “Raw Power”, dal titolo “Tecniche diagnostiche e sviluppo di macchine elettriche innovative”.

La signora Gianna Paglia Lombardini consegnerà quindi le borse di studio 2011-2012.

Breve profilo del Club Meccatronica

Il Club, promosso da Industriali Reggio Emilia, nasce dalla volontà di dar vita a un “luogo” di incontro interdisciplinare all’interno del quale una pluralità di soggetti possano condividere un percorso di sviluppo tecnico, industriale e imprenditoriale. Si propone come punto d’incontro aperto a tutti gli operatori interessati allo scambio di esperienze e a mettere in rete competenze e saperi per realizzare progetti congiunti e mettere in rete le eccellenze nella meccatronica a livello locale, italiano e internazionale, in particolare le università, le imprese e gli attori del mondo dell’innovazione e della ricerca. Il Club promuove la meccatronica e dà risalto al settore della componentistica meccatronica che in Emilia e a Reggio particolare vanta un’altissima specializzazione nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza. Oltre al sito internet www.meccatronica.org, il Club partecipa alle più importanti fiere internazionali come l’Eima, organizza il Premio Italiano della Meccatronica, assegnato nelle prime tre edizioni a Brembo, System e Carlo Gavazzi Space, organizza numerosi convegni tecnici, visite a centri di ricerca e aziende innovative, promuove a livello internazionale il Distretto della Meccatronica, collabora con i poli nazionali e internazionali della meccatronica. Il Club sorge per perseguire alcune finalità: la promozione del ruolo della meccatronica nel riposizionamento competitivo dell’industria meccanica nazionale. In particolare l’obiettivo è dare risalto al settore della componentistica meccatronica che in Emilia e a Reggio vanta un’altissima specializzazione. Il Club si propone inoltre di generare meccanismi di cooperazione e networking tra le imprese, cercando di favorire una cultura del confronto tecnico e dello scambio di esperienze tra le aziende. Infine il Club promuove una maggiore integrazione tra i diversi ambiti universitari, le imprese e gli attori del mondo dell’innovazione e della ricerca. Il Club Meccatronica intende così contribuire concretamente a fondare una “comunità” di attori che nel loro insieme possano costituire un punto di forza propulsivo per il sistema produttivo reggiano e nazionale. Il Club associa imprenditori, manager, tecnici di imprese, docenti universitari, liberi professionisti in rappresentanza di 70 differenti aziende ed organizzazioni. Presidente del Club è Aimone Storchi, amministratore delegato di Vimi Fasteners di Novellara, azienda leader nel settore dei sistemi di fissaggio del Gruppo Comer Industries.

Profilo di Franco Lombardini (8-10-1928 / 7-03-1980)

Nato a Novellara nel 1928 da Adelmo, Cavaliere del Lavoro e fondatore della Lombardini Motori, e da Amedea Magnanini, studia presso il Politecnico di Torino acquisendo una preparazione tecnica alla quale aggiunge successivamente una formazione economico-amministrativa. Terminati gli studi, affianca il padre nella conduzione dell’impresa, facendo esperienza in tutti i settori aziendali e diventando, insieme allo zio Rainero, la sua mano operativa.

Nel gennaio del 1964, poco più che trentenne, alla morte del padre Adelmo, Franco Lombardini, subentra pienamente nella conduzione della società, assumendone la direzione fino al marzo 1980, data della sua prematura scomparsa all’età di soli 52 anni.

Sotto la sua guida, negli anni 1970-80, la Lombardini Motori raggiunge la massima espansione divenendo leader europeo ed il terzo costruttore al mondo nella produzione di motori diesel di piccola e media potenza. Uomo di straordinaria capacità imprenditoriale, Lombardini sa imporsi con autorevolezza sui mercati internazionali, mantenendo quella naturale semplicità e discrezione che lo contraddistinguerà tutta la vita.

Durante la sua gestione, Franco Lombardini, dà vita ad una serie di nuove imprese aprendo società produttive e commerciali sia in Italia che all’estero. Intuisce con largo anticipo l’importanza dei mercati del sud-est asiatico a livello mondiale, decidendo di aprire una sede commerciale a Singapore allo scopo di cercare nuovi sbocchi commerciali.

L’ultimo importante progetto portato a compimento da Franco Lombardini è la creazione di un avanzato “Centro Studi e Ricerche”, istituzione di rilievo internazionale che impiegherà oltre un centinaio tra tecnici ed ingegneri e che, in seguito, porterà il suo nome.