Diventare grandi restando piccoli: è con questo slogan che nasce a Modena il primo contratto di rete nell’ambito della produzione degli imballaggi industriali. Le modenesi Cbm e Chimar, insieme all’azienda di Trento Fratelli Ballardini, hanno dato vita a “Rete imballaggi e logistica industriale”.
Fra i punti salienti del programma di rete, sottoscritto davanti al notaio di recente, c’è la predisposizione di un unico centro degli acquisti, l’attivazione di programmi comuni di ricerca e sviluppo, la partecipazione a fiere e manifestazioni, e l’integrazione dei processi di logistica, magazzinaggio, trasporti e spedizioni.
A comporre il comitato di gestione sono stati nominati Giovanni Arletti (presidente), Michele Ballardini (consigliere) e Marco Arletti (consigliere).
«La crisi costringe le imprese a cercare soluzioni innovative. Con la rete abbiamo creato un’aggregazione che non forza l’individualità delle singole imprese, ma consente di integrare energie, risorse e progettualità delle medesime», commenta il neopresidente Giovanni Arletti. «I vantaggi di scala tipici della grande impresa diventano fruibili anche dalle imprese più piccole, senza snaturarne flessibilità e individualità precostituite».
La nuova rete estende l’area commerciale di influenza di Cbm e Chimar al Piemonte e all’Alta Lombardia.
Sotto il cappello del contratto di rete cambiano anche i numeri. «Nel 2012», continua Arletti, «contiamo di raggiungere un giro d’affari complessivo di 40 milioni di euro e di mantenere inalterati i nostri organici. Insieme, oggi, assommiamo 235 dipendenti».
«“Rete imballaggi e logistica industriale”», conclude Arletti, «vuole diventare uno dei leader europei di imballaggi industriali in legno, compensato, cartone, materiali plastici e alluminio, con forti competenze nella progettazione di imballi speciali e nella logistica aggregata. Gli stimoli per questa nuova avventura non ci mancano».