Nei giorni in cui si registra lo slittamento dell’apertura dell’ufficio del Dipartimento Investigativo Antimafia a Bologna – rinviata ai prossimi mesi – per altro fortemente voluto dalla Regione, i Carabinieri su mandato della DDA di Bologna, traggono in arresto sul territorio modenese otto persone riconducibili ai Casalesi, che avevano preso a taglieggiare alcuni piccoli imprenditori della zona delle ceramiche e dell’area nord della provincia. “Il nostro plauso va al lavoro svolto dai carabinieri e dagli organi investigativi, per l’eccellente risultato conseguito – dichiara Confesercenti Modena – La situazione però, rimane seria e preoccupante. È importante dunque un innalzamento della soglia di attenzione da parte di ognuno: cittadini, istituzioni, forze politiche e sociali, mondo imprenditoriale finalizzato alla prevenzione e al contrasto di questi fenomeni. Ma sarà importante anche dotare il territorio, quanto prima, di quei mezzi adeguati per combattere il crimine organizzato in ogni sua forma”.
È ancora l’ombra della mafia, che si allunga sul territorio modenese. Da un lato l’ennesima operazione portata a termine, con l’arresto di persone in azione tra Sassuolo e la Bassa che non lesinavano estorsioni, minacce, rapine e pestaggi nei confronti delle loro vittime. Dall’altro la conferma che arriva dal Viminale: ‘I segnali nel modenese sono chiari’, informa il Ministero dell’Interno, ‘il crimine organizzato punta a fare affari anche attraverso il gioco d’azzardo, le bische, i videopoker’. “Continuare a parlare di tentativi di infiltrazione a questo punto e di fronte a questi fatti, spie di un fenomeno tutt’altro che episodico – sostiene Confesercenti – rappresenta oggi non più che un modo elegante per misconoscere la gravità del problema. Il problema è reale e va affrontato, potenziando l’attività di contrasto, attraverso investigazione, prevenzione e repressione dei reati mafiosi”.
“Nel sottolineare dunque l’importanza della legalità – a maggior ragione in questo determinato momento di crisi economica, sottolinea l’Associazione imprenditoriale – che va preservata, difesa e sostenuta, siamo a ribadire che non si può più prescindere quindi, da un rafforzamento in termini di uomini e mezzi della DDA di Bologna, fondamentale anche durante quest’ultima operazione, articolandone al meglio l’attività sul territorio regionale e prevedendo anche l’istituzione di sedi distaccate. Mentre è nostro auspicio che sia costituito al più presto e nel rispetto dei tempi, visto anche la sollecitazioni a tal senso del consiglio della Regione e dei parlamentari modenesi per la sua indispensabilità, l’ufficio della DIA in Emilia Romagna, C’è necessità di fare un concreto passo in avanti: sia per quello che riguarda la sicurezza del territorio, sia e soprattutto per quello che riguarda la prevenzione e il contrasto nei confronti dell’azione malavitosa”, conclude Confesercenti.