Oggi si è tenuta la preannunciata visita del Presidente Monti alla sede centrale dell’Agenzia delle Entrate. Il Presidente ha portato la solidarietà del paese ai lavoratori dell’Agenzia e di Equitalia impegnati tutti i giorni,in trincea, a fare il lavoro di lotta alla evasione fiscale ed alla riscossione dei debiti tributari,nonostante normative obsolete, circolari contrastanti, legati e condizionati alla quantità del gettito programmato a tavolino.

I Socialisti, come già ampiamente detto, rinnovano la fiducia e vicinanza ai lavoratori.

Cogliamo l’occasione per soffermarci su come viene impiegata la capacità operativa degli uffici e sui dubbi dell’efficacia della lotta alla evasione.

Ieri è stata annunciata l’inizio di una “ campagna antievasione “ ( ? )

Sono partiti 1.000.000 di inviti ai contribuenti italiani per il controllo delle spese esposte nella dichiarazione dei redditi dell’anno 2009 ( spese mediche,assicurazioni,mutui ecc. ecc. )

Nel 2010 per l’anno 2009 sono state presentate 10.571.499 “ unico “ e 18.103.488 “ 730 “ quindi il controllo formale rappresenterà il 3, 48 % delle dichiarazioni presentate……una bella fetta della capacità operativa sottratta al controllo sostanziale.

Abbiamo dato un occhiata ai controlli consuntivati nell’anno 2010 ( Corte dei Conti ).

Controlli n° 1.730.273 di cui 1.222.793 di carattere formale ed automatizzati.

Gli accertamenti ordinari sono stati 379.558 con una maggiore imposta accertata in € 27,3 mld e con una maggiore imposta concordata di € 10,7 mld.

Sono stati verificati 501 soggetti di grandi dimensioni economiche ( > 100 mln ) e 9.058 soggetti diversi ( < 100 mln) dei quali una importante quota di piccole dimensioni ( studi di settore ).

Speriamo in un segnale quanti-qualitativo in aumento per il consuntivo dell’anno 2011, per rassicurare i cittadini che pagano “ tutte “ le imposte che qualcosa sta cambiando.

E’ necessario, per l’anno 2012,un impiego della capacità operativa degli uffici per i controlli sostanziali dedicati alle categorie a rischio, ai redditi provenienti dalla corruzione, dalla criminalità, attraverso l’utilizzo delle indagini finanziarie e sul controllo del territorio.

Ci chiediamo se il Presidente del Consiglio è stato informato che sono ancora da riscuotere circa 4,1 miliardi di euro del condono del 2002 e se nonostante tale sofferenza i vertici di Equitalia hanno riscosso il “premio di risultato“.

(Mario Cardone, Componente Consiglio Nazionale PSI)