Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, componente Fidaldo e aderente a Confedilizia, esorta tutti i datori di lavoro domestico che occupano uno straniero irregolare e si trovano in una situazione “sanabile” a procedere alla sanatoria in atto entro il 15 ottobre: è un vero e proprio “treno da non perdere”. Non avvalersi della stessa, infatti, vuol dire continuare a trovarsi “coscientemente” in una situazione di irregolarità, che potrebbe comportare notevoli inconvenienti ai datori di lavoro: basti pensare a tutte le conseguenze – anche penali – cui andranno incontro coloro che continueranno, dopo il 15 ottobre, ad avvalersi di lavoratori extracomunitari irregolari.

Assindatcolf, per aiutare il datore di lavoro a verificare se è in possesso dei requisiti per accedere alla procedura e per seguirne le tappe fondamentali, ha predisposto il seguente breve decalogo.

Innanzitutto, il datore di lavoro deve:

1) avere alle proprie dipendenze da almeno tre mesi il lavoratore irregolare;

2) aver portato a buon fine precedenti regolarizzazioni, se effettuate;

3) non aver riportato condanne negli ultimi 5 anni, anche con sentenza non definitiva, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per tratta o sfruttamento di prostituzione e minori, per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Inoltre, il datore di lavoro deve:

4) richiedere al lavoratore un documento in corso di validità (ad es.: passaporto o altro documento equipollente valido per l’espatrio);

5) richiedere al lavoratore una documentazione attestante la sua presenza in Italia almeno dal 31/12/2011 (ad es.: visto di ingresso o certificato rilasciato da SSN);

6) accertarsi che il lavoratore non si trovi in uno dei casi di inammissibilità alla procedura previsti dall’art. 5 comma 13 del D.Lgs 109/2012;

7) pagare il contributo forfettario di € 1.000,00;

8) dal 15 settembre al 15 ottobre inviare la domanda di emersione;

9) al momento della convocazione, esibire allo Sportello Unico tutta la documentazione inserita nella domanda di emersione (es. dichiarazione dei redditi, passaporto, ecc);

10) effettuare denuncia di assunzione all’INPS contestualmente alla stipula del Contratto di soggiorno.

Assindatcolf segnala che a partire dal mese di settembre tutte le Sezioni locali dell’Associazione (i cui indirizzi sono reperibili sul sito www.assindatcolf.it o al numero verde 800.162.261) saranno a disposizione dei datori di lavoro domestico che intenderanno procedere all’emersione del proprio lavoratore irregolare, supportandoli nell’espletamento sia delle procedure di regolarizzazione e di ottenimento del permesso di soggiorno sia delle pratiche di assunzione e di gestione del rapporto di lavoro. Come prima cosa, gli operatori verificheranno la sussistenza di tutte le condizioni previste dalla normativa per avanzare l’istanza e, quindi, assisteranno i datori di lavoro nella presentazione della stessa.