L’Ente Provincia di Reggio nell’Emilia,sacrificata dalla pratica Anglo-Sassone dello Spending Review, si è tempestivamente mossa attraverso discussione ed approvazione di un documento, poi inviato al Governatore Errani. Il documento contiene la proposta di costituzione della “Provincia dell’Emilia“ attraverso accorpamento di Modena, Reggio, Parma, Piacenza.

In via preliminare sono d’accordo con il Presidente Sabattini sull’inutilità di tale ipotizzato baraccone, tra l’altro dilatato territorialmente e con non nascoste velleità micro-regionale.

La riflessione su una ipotesi di accorpamento fu fatta dal PSI nel 2009, quando si cominciò a parlare di governo su aree vaste e sulla opportunità di riunire territori contigui e con caratteristiche socio – economiche similari.

Anche Confindustria Modena all’epoca teorizzò, attraverso una analisi accurata ,un percorso similare.

Tanti elementi portavano ,quantomeno al confronto, a cominciare dalla prestigiosa Università Modena-Reggio, da un PIL importante, da un tessuto economico formato da aziende medie,piccole e grandi con valore aggiunto ed esportazioni importanti, da radicati rapporti istituzionali trai due Enti , dai rapporti tra le Associazioni di categoria imprenditoriali, sindacali e società civile.

Nei fatti e nella pratica i due territori lavorano ed agiscono insieme….hanno fatto sistema.

Invito il Presidente Sabattini a convocare un tavolo politico di maggioranza per concordare un documento da sottoporre alla discussione ed all’approvazione del Consiglio Provinciale di Modena.

Colgo l’occasione per invitare il Dott. Del Rio, nella sua qualità di Presidente dell’Anci ad astenersi,in questa fase, da valutazioni di merito sulla questione, cosa che ha impropriamente fatto a commento del documento di cui in premessa.

(Mario Cardone, Coordinatore Provinciale PSI Modena)