Saranno circa 9 milioni, secondo stime del Cescat (Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di  Assoedilizia) e Aiaga (Associazione Italiana Amici dei Grandi  Alberghi), gli italiani in movimento in questi giorni, tra chi rientra dalle ferie e quanti hanno scelto l’inzio di settembre per la pausa  lavorativa. La previsione e’ che le citta’ saranno occupate la  prossima settimana (3-9 settembre) mediamente al 91-92%, con  differenze anche notevoli tra nord e sud; presenze che si  avvicineranno al 100% nei giorni 9-10 settembre, con il rientro della  popolazione scolastica. Molti si sono messi in viaggio sin da giovedi’ 30 agosto.

Sulle autostrade inevitabili, anche se non drammatiche, code in  direzione sud-nord e ai valichi di frontiera. Coinvolte soprattutto  l’A/1 Milano-Napoli in direzione Milano, l’A/14 Bologna-Taranto a  risalire lungo l’Adriatico, le riviere di Levante e Ponente in  Liguria. Flusso intenso e’ previsto anche nella zona dei laghi in  Lombardia e sono previsti anche gli ultimi rientri verso l’Italia  dalle regioni di confine oltre all’uscita dei turisti stranieri.

Ad agevolare il flusso dei vacanzieri, e’ stabilito il blocco  dei mezzi pesanti nelle giornate di sabato (stop dalle ore 7 alle 23)  e domenica (stop dalle 7 alle 24). Al centro/nord il rientro sara’  disturbato da precipitazioni.

Nessun eccezionale affollamento neppure nelle  stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Stando alle stime di  Assoediliza, sono rientrati in citta’ prevalentemente negozianti,  impiegati, baristi, ristoratori, operai, artigiani,dipendenti in  generale. Entro questo week-end professionisti e appartenenti ai ceti  piu’ agiati, imprenditori, in generale i lavoratori autonomi.

Secondo alcune rilevazioni, ricorda l’associazione, la stagione  estiva 2012 e’ stata la piu’ fiacca addirittura degli ultimi quindici  anni. Il calo del movimento turistico estivo rispecchia il calo piu’  generale dei flussi turistici interni. Infatti, tra il 2008 e il 2012  la flessione del numero dei viaggi tocca i 38 punti percentuali, con  una variazione in valori assoluti da 104 a 66 milioni che produrra’  effetti pesanti sulle presenze: da 644.097 del 2008 a 449.793 del  2012.

Negli ultimi cinque anni sono stati cancellati 41 milioni di  viaggi e 195 milioni di giornate di vacanza, a causa del crescente  numero di italiani che non possono concedersi alcuna vacanza (operai,  pensionati).