Inizieranno regolarmente l’anno scolastico i quasi trentamila studenti delle scuole superiori della provincia di Modena, compresi i settemila che frequentano gli istituti di Finale, Mirandola e Carpi colpiti dal sisma.

Si sono conclusi infatti tutti gli interventi di ripristino dei danni, più o meno gravi, causati dal terremoto agli istituti superiori della provincia, esclusi quelli della montagna. «Grazie all’impegno straordinario di tutti gli enti interessati, dalla Provincia ai Comuni, dall’Ufficio scolastico provinciale ai presidi e docenti – sottolinea Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione – quasi tutti gli studenti del territorio, inclusi i carpigiani, potranno essere in aula per il primo giorno di scuola, lunedì 17 settembre. Cominceranno regolarmente l’attività scolastica, pur con modalità diverse, anche gli studenti delle scuole di Mirandola e Finale in attesa di poter utilizzare le aule dei moduli provvisori messi a disposizione dalla Regione, che saranno pronte dopo la metà di ottobre. Abbiamo ottenuto un risultato molto importante – prosegue Malaguti – e per nulla scontato all’inizio dell’emergenza: non solo tutti gli studenti sono a scuola ma non c’è stato neppure il temuto esodo dagli istituti di Mirandola e Finale, che registrano sostanzialmente gli stessi numeri dello scorso anno».

«I ragazzi – come spiega Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – svolgeranno attività programmate dalle singole scuole che li accompagneranno fino all’ingresso in aula. Si va dall’anticipazione di alcune attività come l’orientamento universitario, gli stage formativi e di lingue o le gite d’istruzione fino alle lezioni in spazi diversi, quali tensostrutture, palasport e addirittura alberghi. In questi casi si sperimenteranno anche diverse modalità di insegnamento, con un forte utilizzo delle nuove tecnologie. In molti casi il problema ha stimolato soluzioni innovative della didattica che speriamo potranno consolidarsi anche negli anni futuri».

Un fondo regionale di 330 mila euro, stanziato d’intesa con le amministrazioni provinciali colpite dal terremoto e con l’Ufficio scolastico regionale, è stato destinato a finanziare attività e strumenti formativi principalmente negli istituti Morandi e Calvi di Finale Emilia; Luosi, Pico e Galilei di Mirandola e, in misura leggermente minore, Fanti, Da Vinci, Meucci e Vallauri di Carpi. Un contributo di 896 mila euro, destinato all’acquisto di nuove tecnologie, è invece arrivato dal ministero dell’Istruzione.

Il nuovo anno scolastico, tuttavia, non sarà caratterizzato unicamente dall’emergenza-terremoto. Gli studenti dell’istituto Deledda-Catteneo di Modena potranno infatti cominciare l’attività nella nuova sede, realizzata dalla Provincia di Modena per una spesa complessiva di 2,7 milioni di euro, che sarà inaugurata lunedì 24 settembre.

IN 31 MILA ALLE SUPERIORI, LUNEDÌ A LEZIONE IN 91 MILA

Sono poco più di 91 mila i ragazzi modenesi, dalle scuole d’infanzia alle superiori, che da lunedì 17 settembre saranno in classe per l’anno scolastico 2012/2013.

Oltre diecimila (10.297) sono iscritti alle scuole d’infanzia; in 31 mila (31.113) frequenteranno la scuola elementare e poco più di 19 mila (19.399) la scuola media. Quasi trentamila (29.753, non calcolando gli iscritti ai corsi serali e in carcere) sono gli studenti degli istituti superiori provinciali, 465 in più rispetto allo scorso anno scolastico.

I “primini”della scuola superiore, 7.661 (in linea con gli iscritti dell’anno scorso), hanno scelto quasi in ugual misura gli istituti tecnici, che registrano 2.921 nuovi alunni, e il liceo con 2.818 iscrizioni. Molto più bassi i numeri degli istituti professionali che si fermano a 1.922 nuove iscrizioni.

Tra gli indirizzi degli istituti tecnici prevale la vecchia ragioneria, con 854 nuovi iscritti a Amministrazione finanza e marketing. Seguono gli indirizzi di Informatica e telecomunicazioni e di Chimica materiali e biotecnologie. Tra i licei, primo posto assoluto per lo scientifico con 821 iscritti all’indirizzo tradizionale e 471 a quello di Scienze applicate. Seguono a distanza il linguistico (590 nuovi allievi) e il liceo socio-psico-pedagogico (306 le nuove iscrizioni). Solo 198 gli iscritti al liceo classico. Tra gli istituti professionali, netta prevalenza delle scelte verso la manutenzione e l’assistenza tecnica.

Hanno sostanzialmente tenuto le iscrizioni nei quattro istituti superiori di Finale e Mirandola: Calvi, Morandi, Luosi-Pico, Galilei. L’intero distretto registra 33 studenti in meno rispetto allo scorso anno scolastico, in particolare al Calvi che quest’anno avrà 25 studenti e due classi in meno.

NUOVA SEDE CATTANEO-DELEDDA, AL TERMINE I LAVORI. LEZIONI DA LUNEDÌ 24 SETTEMBRE, SPESI 2,7 MLN DI EURO

Partiranno lunedì 24 settembre le lezioni nella nuova sede dell’istituto Cattaneo-Deledda di Modena in viale Schiocchi, vicino al vecchio edificio. Sono conclusi i lavori della Provincia che ha realizzato l’edificio in due stralci con un investimento complessivo di due milioni e 700 mila euro. La cerimonia di inaugurazione dell’edificio è prevista sabato 22 settembre.

In questi giorni si stanno completando le operazioni relative agli arredi e a tutti i servizi necessari per far partire la scuola a pieno regime, appunto, dal lunedì 24 settembre quando gli oltre 450 studenti (su un totale di oltre 1250 iscritti) e gli insegnanti dell’indirizzo moda – che finora utilizzavano la succursale di via Ganaceto – potranno entrare nella nuova sede.

«Questo intervento – sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture – dimostra quanto la Provincia, soprattutto in momento difficile come questo, punti sulla scuola e sull’istruzione per garantire ai giovani maggiori opportunità. Abbiamo realizzato un edificio moderno e funzionale impiegando tecniche all’insegna del risparmio energetico».

L’edificio è ampio quasi 2700 metri quadrati su tre piani, con 18 classi e sette laboratori, più i servizi e uffici, una sala lettura, una sala video e la nuova biblioteca per la moda; oltre alla moda, ospiterà anche alcune classi degli indirizzi sociosanitario e turistico, mentre quello economico-aziendale resta nella vecchia sede dove fino al 22 settembre le lezioni saranno organizzate su due turni al mattino.

La succursale di via Ganaceto sarà ristrutturata dalla Provincia per essere utilizzata in futuro dal Venturi, allo scopo di liberare una delle sedi affittate dalla Provincia causa l’inagibilità dovuta al sisma della sede di via Selmi.

Tra le caratteristiche tecniche della nuova scuola spiccano il riscaldamento a pavimento con predisposizione per il teleriscaldamento e l’isolamento termico “a cappotto” con coibentazione acustica; gli impianti elettrici sono all’insegna della demotica con sensori di presenza e impianto fotovoltaico, previsto anche il recupero delle acque piovane.