“Il governo ha dimostrato fino ad ora di essere troppo lontano dai gravi problemi che il sisma del 20 e del 29 maggio scorsi ha arrecato al territorio ed alle imprese, ma in particolare alle condizioni di estrema difficoltà in cui oggi versa l’economia di questo territorio”. Dichiara Confesercenti Modena a margine dell’incontro tenutosi stamani alla Camera di Commercio in cui erano presenti anche i parlamentari modenesi: “C’è l’urgente necessità e i tanti imprenditori lo hanno chiesto, di un impegno ben diverso in primo luogo da parte del Governo, ma anche della Regione e dei deputati e senatori modenesi”.

Per Confesercenti, senza interventi immediati di concreto sostegno, il rischio è quello di perdere numerose realtà imprenditoriali che già versano in condizioni gravi, oltre che di privare il Paese di un tessuto economico tra i più produttivi. “Sono migliaia le imprese, che stanno tentando di lavorare tra enormi difficoltà, che hanno investito le proprie risorse per ripartire, non avendo ancora avuto accesso a nessun indennizzo e che scontano forti cali dei fatturati. Gli imprenditori ritengono che ad un’area colpita da un evento grave come il sisma del maggio scorso e che fino a tale data aveva contribuito nella misura di quasi il 2% al PIL Nazionale debbano essere riservate misure ben diverse da quelle fin qui attuate dal Governo che dovrebbe mostrare ben altra attenzione verso il nostro territorio,

Più precisamente Confesercenti, al pari delle altre Associazioni imprenditoriali, ritiene che la condizione minima sia che tutte le tasse e i contributi siano prorogati al 30 giungo. Tale provvedimento dovrà andare a favore sia delle imprese che hanno subito danni strutturali, sia di quelle che versano in gravi difficoltà per le conseguenze che le devastanti conseguenze che il sisma ha prodotto a tutta l’economia del territorio. Si tratta di condizione minime affinché gli imprenditori possano essere almeno in parte sostenuti nel compito difficilissimo e per altro non scontato di rimettere in piedi le loro imprese. Si tratta di un investimento da parte del Governo perché il nostro territorio possa ritornare all’economia nazionale quel contributo che è stato in grado di dare prima del sisma.

Ma si tratta anche di una condizione necessaria affinché questi imprenditori, parte fondamentale del tessuto economico nazionale possano avere fiducia nelle Istituzioni e nella politica E’ quindi ovvio che se il Governo dovesse continuare a mostrarsi insensibile alle istanze espresse dalle imprese, le associazioni dovranno assumere nuove e più incisive forme di mobilitazione per affermare il diritto ad avere i mezzi necessari per risollevarsi dopo la catastrofe.