Il Governo non può sottrarsi dal concedere un ulteriore proroga fino a giugno 2013, oltre che per le tasse quali Irpef e addizionali incluse grazie agli emendamenti presentati e votati, ma anche per gli altri contributi ed imposte per le quali, invece, rimane obbligatoria la scadenza del 16 dicembre.

“Crediamo indispensabile ascoltare i diversi appelli dei cittadini, delle categorie produttive e commerciali ed offrire subito un sostegno alle tante famiglie e imprese che, oltre alla crisi derivata dalla situazione finanziaria del Paese, hanno subito e subiscono i danni diretti ed indiretti degli eventi sismici di pochi mesi fa” commenta Greta Barbolini, presidente di Arci Modena. “Non sono sufficienti 6 mesi di sospensione, infatti, per ripartire. Per un principio di equità sociale, si riconosca dunque ai cittadini ed alle imprese di questa Regione i grandissimi sforzi profusi fino ad oggi nella produzione di servizi e di ricchezza, concedendo la possibilità di continuare a farlo con modalità sostenibili, rateizzando le quote dovute o compensandole con altre. Sentiamo forte il bisogno di schierarci a fianco dei nostri soci, di quei cittadini delle zone colpite che stanno pagando un costo troppo alto, che rischia di trasformare il grande impegno emotivo e civile vissuto immediatamente dopo il sisma e che ha permesso mantenere saldi i legami sociali tra le persone colpite, in rabbia, forte sconforto e sfiducia nelle Istituzioni. Le categorie economiche, le imprese, le attività commerciali ed il Terzo Settore, con grandissima forza, si stanno rimboccando le maniche, il Governo non tolga ora l’appoggio perché sono a rischio l’occupazione e la coesione sociale che caratterizzano da sempre le nostre comunità. Senza segnali immediati da parte dell’esecutivo temiamo che le azioni positive nell’affrontare il dopo sisma, passino in secondo piano e che il rifiuto di prorogare tutte le tasse, le imposte ed i contributi e rateizzare la legittima imposizione fiscale finisca per non riconoscere le difficoltà di tanti cittadini e imprese che hanno bisogno di fondi per ripartire”.