A seguito della riunione tenutasi il 13 Novembre con l’assessore Giacobazzi e l’assessore Arletti, ci sorprende negativamente sapere dall’assessore Giacobazzi che siccome gli operatori di edilizia convenzionata richiedono insistentemente nuove aree per costruire sarà necessario dare seguito alla edificazione delle Aree F. Basandosi sul recente censimento l’ISTAT dice chiaramente che l’aumento demografico che l’amministrazione ha dichiarato in realtà non è stimabile con sufficiente approssimazione. Quindi anche il suolo agricolo non rischierebbe di essere coinvolto nel processo edilizio se l’amministrazione non fosse così decisa a edificare in perfetta continuità con la politica di intransigenza già contestata all’ex-assessore Sitta.

Ci sorprende sapere anche dall’assessore Arletti che l’amministrazione comunale non ha fra le sue priorità l’approvvigionamento e la qualità dell’acqua, perché ritiene che quella fornita sia già di qualità sufficiente, evidenziando inoltre un calo statistico nei consumi della stessa negli ultimi dieci anni.

Per quale ragione ignorare le criticità legate all’edificazione sui pozzi presenti su alcune delle Aree F e coinvolte nel sistema di approvvigionamento idrico della Provincia?

Perché non dare seguito invece all’utilizzo delle Aree prive di criticità rilevanti, che pure esistono? Perché non aspettare che sia la nuova Giunta comunale a occuparsi di tracciare la strada per aggiornare il piano di tutela delle acque?

Se poi fosse vero che il consumo di acqua è in calo e non è una priorità odierna garantirne la qualità, allora a quale pro studiare la fattibilità del progetto di potabilizzazione delle acque del Secchia, a maggior ragione se a Modena abbiamo un’acqua di falda di qualità sufficiente, come appunto dichiarato dall’Ass. Arletti?

A nostro avviso, la qualità dell’acqua di falda a Modena non è sacrificabile sull’altare di qualsivoglia interesse presente e futuro e per questa ragione il potenziale progetto di potabilizzazione delle acque del Secchia ci appare completamente inutile.

Infine non riusciamo a vedere la validità delle ragioni di questa “corsa alla edificazione” prima che il mandato di questa giusta comunale arrivi alla naturale scadenza.

Attendiamo di vedere la proposta attuativa sulle aree F, preannunciata da Giacobazzi, per poter finalmente capire la posizione dell’amministrazione comunale, auspicando una riduzione sostanziale di intervento almeno sulle aree critiche.

(Gabriele Franchini, Coordinamento Cittadino IDV)