Nella giornata mondiale contro la violenza alle donne del 25 novembre la Federazione di Modena del PRC aderisce alla convenzione antiviolenza NO MORE promossa dall’UDI.

L´ISTAT fornisce dati agghiaccianti sulla violenza sulle donne: in Italia quasi un terzo della popolazione femminile, tra i 16 ed i 70 anni, è stata vittima di violenza, almeno una volta nella vita. Più di un milione sono state stuprate.

Circa la metà delle donne in età 14-65 anni hanno subito nell´arco della loro vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie.

Nel 2011 sono 127 le donne morte ammazzate da mariti-amanti-compagni-padri-fidanzati attuali o ex. Nel 2012, a oggi, le donne uccise sono già 101, praticamente una ogni due giorni.

Si tratta di femminicidio, un reato non presente nella nostra giurisprudenza ma atrocemente presente nelle pagine di cronaca.

Rashida Manjoo, relatrice speciale sulla violenza contro le donne delle Nazioni unite, ha stilato di recente un documento sulla situazione italiana nel quale dichiara: “Il femmicidio è l’estrema conseguenza delle forme di violenza esistenti contro le donne. Queste morti non sono isolati incidenti che arrivano in maniera inaspettata e immediata, ma sono l’ultimo efferato atto di violenza che pone fine ad una serie di violenze continuative nel tempo. Le vittime vivono in una contesto culturale maschilista dove la violenza in casa non è sempre percepita come un crimine”.

La Federazione di Modena di Rifondazione Comunista. coerentemente con i propri programmi e con i propri presupposti culturali, partecipa attivamente alla Giornata Mondiale contro la violenza maschile sulle donne, 25 Novembre, sottoscrivendo la convenzione antiviolenza NO MORE promossa dall’UDI.

(Stefano Lugli – Segretario PRC Federazione di Modena)